Remissione in bonis e formalismi di ritorno: l'ermeneutica “ondivaga” delle Entrate tra Consolidato e Superbonus
(Simona Baseggio e Barbara Marini)
La pubblicazione di tre nuove risposte a interpello da parte dell’Agenzia delle Entrate — le numero 293, 294 e 295 del 2025 — offre lo spunto per una riflessione che trascende la mera casistica. Sebbene i documenti trattino fattispecie distinte, ovvero l’accesso tardivo al regime del Consolidato Fiscale Nazionale e la correzione di opzioni per i bonus edilizi, il fil rouge che li attraversa è l’istituto della remissione in bonis.
Dalla giurisprudenza consolidata al revirement: sulla cedolare secca pesa il monito del MEF
(Giacomo Monti)
L’ordinanza interlocutoria n. 30016 del 13 novembre 2025 della Corte di Cassazione rappresenta un inatteso colpo di scena nella discussa vicenda della cedolare secca applicata alle locazioni a uso foresteria.
Si è ristretto il contraddittorio!
(Dario Deotto e Luigi Lovecchio)
La versione definitiva del decreto “correttivo” Irpef/ires conferma la modifica alla disciplina del contraddittorio preventivo, stabilendo un termine massimo di 60 giorni dalla ricezione dello schema di atto sia per formulare le osservazioni che per proporre istanza di accesso agli atti.
Pignoramento diretto di AdE-R sotto la lente della Cassazione: il vincolo sui saldi futuri e i termini massimi di pagamento
(Andrea Gaeta e Lorenzo Romano)
Il pignoramento di crediti presso terzi effettuato dall’Agente della Riscossione ai sensi dell’articolo 72 bis del Dpr n. 602/1973 è da sempre un terreno minato per banche e debitori. Recentemente, la Suprema Corte di cassazione è intervenuta con due provvedimenti cruciali – uno della III Sezione Civile e uno della Sezione Tributaria – che, seppur su profili diversi, ridefiniscono i limiti di efficacia e la gestione di questa procedura speciale.
Quando il videogioco racconta il weekend di Serie A: profili giuridici non ovvi tra diritti audiovisivi e creatività
(Roberto Plebani)
La sovrapposizione tra eventi sportivi, ricostruzioni videoludiche e diffusione sui social network si è trasformata in una questione giuridica di primo piano.
Fai sapere ai clienti e ai “concorrenti” che i tuoi prodotti sono brevettati
(Valerio Lunati)
Qualche giorno fa stavo osservando il sito web di un mio cliente. In home page campeggiava la foto del suo prodotto principale, affiancata da un grande stemma con la scritta: “Brevettato – Patented”. Perfetto. Anzi, esemplare. È esattamente ciò che ogni azienda innovativa dovrebbe fare: rendere visibile e inequivocabile che ciò che produce è tutelato da un brevetto, da un marchio registrato o da un design protetto.
Quella maledetta voglia di dire basta (che può portare a una “rinascita professionale”)
(Mario Alberto Catarozzo)
C’è un momento, nella vita di ogni professionista, in cui la sveglia del mattino suona e ci chiediamo se abbiamo ancora voglia e se ne vale la pena dopo tanti anni…









