Osare o non osare? Dire sì al cliente anche quando “non si sa”?
(Mario Alberto Catarozzo)
Quando un cliente si presenta con una richiesta che esce dal perimetro abituale delle proprie competenze, ogni professionista - che sia commercialista, consulente del lavoro o avvocato - si trova di fronte a un bivio esistenziale: accettare l’incarico e studiare “on the job”, oppure declinare educatamente ammettendo i propri limiti? Non è solo una questione tecnica o deontologica: è un dilemma che tocca l’identità professionale, il rapporto con il rischio e, sorprendentemente, anche le differenze di genere nell’approccio al lavoro.
Osservazioni allo schema di atto oltre i sessanta giorni: l’Ufficio è tenuto a rispondere o può ignorarle?
(Andrea Gaeta e Maurizio Nadalutti)
L’introduzione generalizzata del contraddittorio preventivo, disciplinato dall’articolo 6-bis della Legge n. 212/2000, ha posto gli operatori del settore di fronte a nuove dinamiche procedurali.
Donazioni: la riforma che libera la circolazione dei beni
(Daniele Muritano)
La riforma della disciplina delle donazioni, contenuta nell’articolo 44 della L. 2 dicembre 2025, n. 182, che entrerà in vigore il 18 dicembre 2025, introduce uno dei cambiamenti più significativi degli ultimi decenni in materia successoria.
La trappola dell'armonizzazione: perché il CCNL resta un vincolo non negoziabile
(Gabriele Silva)
In molte realtà aziendali italiane il contratto collettivo viene considerato un riferimento modulabile: se cambia l’organizzazione, se mutano i costi, o se la concorrenza impone nuove strategie, si pensa di poterlo sostituire con uno più “adatto”, magari siglando un accordo aziendale condiviso da più sigle sindacali. Una logica comprensibile sul piano gestionale, ma difficilmente compatibile con la struttura del nostro sistema di relazioni industriali.
Draghi avverte l’Europa, ma il conto arriva all’Italia: se l’AI decide la produttività, chi paga il welfare?
(Antonella Tortora)
Pensare in grande e introdurre tecnologie capaci di sostituire in tutto o in parte l’operato umano è un obiettivo ambizioso. Se, parallelamente, si immagina anche un contributo automazione che compensi il lavoro sostituito, il quadro sembra ancora più promettente: riorganizzare le norme fiscali, ripensare la sostenibilità del welfare e costruire un sistema nuovo, fondato sull’evoluzione digitale, appare la strategia naturale del futuro.
Accesso all’informazione ambientale e segreto industriale: il TAR Piemonte riafferma la prevalenza della trasparenza sulle esigenze di riservatezza
(Francesco Rizzo)
Il TAR Piemonte ha affrontato con chiarezza una questione cruciale: fino a che punto il diritto di accesso all’informazione ambientale può spingersi di fronte alla tutela del segreto industriale e dei diritti di proprietà intellettuale.








