La riforma della disciplina delle donazioni, contenuta nell’articolo 44 della L. 2 dicembre 2025, n. 182, che entrerà in vigore il 18 dicembre 2025, introduce uno dei cambiamenti più significativi degli ultimi decenni in materia successoria.
L’obiettivo della riforma, frutto anche dell’iniziativa del Consiglio Nazionale del Notariato, è chiaro: rendere finalmente sicura la circolazione dei beni di provenienza donativa, superando la logica della restituzione e costruendo un sistema più equilibrato tra tutela dei legittimari e certezza dei traffici giuridici.
Limitando l’analisi alla circolazione dei beni immobili donati (la riforma riguarda tutti i beni e modifica anche gli articoli 561 e 562 c.c.), nel regime attuale, che sarà ancora vigente fino al 17 dicembre 2025, il legittimario che ritiene lesa la propria quota di legittima può agire in riduzione e, se il donatario non riesce a reintegrare la legittima, può arrivare a chiedere la restituzione del bene anche al terzo acquirente. È questo meccanismo a generare da anni diffidenza verso gli immobili donati, con ricadute su banche, mercato e prassi notarile, tanto che sono state elaborate e diffuse specifiche polizze assicurative del “rischio donazione”.
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