La responsabilità dell’imprenditore nel passaggio generazionale
(Diego Zonta)
Il momento della successione o, più in generale, del passaggio di proprietà dell’impresa, si rivela spesso un tabù: un bivio complesso tra continuità familiare e cessione al miglior offerente. Una decisione difficile per il fondatore, il quale, in taluni casi, pur potendo incassare anche parecchi milioni da una ipotetica cessione a terzi, sceglie di non vendere.
La vecchia allucinazione analogica stringe la mano alla nuova confabulazione algoritmica
(Marco Cramarossa)
Immaginiamolo questo collega d’altri tempi. Domenica sera, sigaretta accesa, formulario consunto, commentario del TUIR aperto sul tavolo. Deve chiudere un ricorso. Ricorda “più o meno” una Cassazione favorevole, forse Sezioni Unite, forse no, di certo “molto citata in dottrina”.
SGUARDI FISCALI D'OLTRCONFINE - Tra rigore e incentivo – Il modello tedesco
(Gianluca Iannetti)
Zwischen Strenge und Förderung
Partiamo da Gallarate che sono passate da poco le cinque del pomeriggio. È uno di quei venerdì di dicembre in cui la luce sembra arrendersi troppo presto, e la pianura lombarda ha quel grigio familiare che ti spinge a cercare altrove un po’ di aria nuova.
Il liceo del futuro è realtà, l’Intelligenza Artificiale entra in classe: è materia di studio
(Francesco Carrubba)
La corsa dell’Intelligenza Artificiale è impressionante sotto tutti i punti di vista. Prima è emersa rapidamente sul fronte tecnologico, subito dopo in pochissimo tempo si è imposta come leva economica mondiale e contemporaneamente, con la stessa rapidità, si è diffusa nel tessuto sociale globale.
Il libero dipendente: autonomia formale, obbedienza sostanziale
(Gabriele Silva)
C’è un fenomeno curioso che attraversa aziende, media, agenzie creative, sanità privata, formazione, tech e pubblica amministrazione “modernizzata”: la figura dell’autonomo senza autonomia.
Altro che fair play: il rapporto tra professionisti è peggiorato negli anni
(Mario Alberto Catarozzo)
Esisteva un tempo in cui tra professionisti di studi diversi regnava un codice non scritto di rispetto reciproco. Avvocati, commercialisti, consulenti si confrontavano con correttezza, condividevano esperienze, si sostituivano in caso di necessità. Quella colleganza, fatta di stima professionale e solidarietà di categoria, sembra oggi un ricordo sbiadito.








