C’è un fenomeno curioso che attraversa aziende, media, agenzie creative, sanità privata, formazione, tech e pubblica amministrazione “modernizzata”: la figura dell’autonomo senza autonomia.
Non ha orari, dicono.
Non ha un capo, sostengono.
Ma ha la scrivania aziendale, l’e-mail aziendale, gli strumenti aziendali, i progetti aziendali, gli obiettivi aziendali e persino la foto nel sito “team”.
Solo che non è dipendente. È “collaboratore esterno”.
Davvero esterno.
È quella categoria di lavoratori a cui basta una partita IVA per far sparire l’imbarazzo: “Non assomigli proprio a un dipendente, quindi non sei un dipendente”.
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