L’Italia ha la sua legge sull’Intelligenza Artificiale
(Lorenzo Romano)
Ieri il Parlamento ha definitivamente approvato (in fase di terza lettura al Senato) il Disegno di Legge 1146/2024 sull'intelligenza artificiale. In concomitanza, mentre si procedeva alle dichiarazioni di voto, quasi per celebrare l’approvazione, sempre si è svolto un convegno specifico dal titolo “Ddl AI. L’Italia apripista per il futuro dell…
Che ne rimarrà di noi? L'intelligenza artificiale ci eliminerà, ci potenzierà o ci cambierà?
(Mario Alberto Catarozzo)
Chi ha più di quarant'anni ricorda quando la contabilità si faceva ancora con la calcolatrice e i tabulati cartacei. Sembrava un sistema destinato a durare per sempre, vero?! E invece eccoci qui, settembre 2025, con l'avvocato Mario che alle nove del mattino trova sulla scrivania l'analisi di duecento contratti già bella e pronta, cortesia di un assistente virtuale che non ha neanche bisogno del caffè. Tre clausole vessatorie identificate, bozza di parere inclusa. Mentre Mario — quello vero, in carne e ossa — sorseggia il suo espresso, la domanda gli martella in testa: ma tra dieci anni, di me che ne sarà?
SPILLI TRIBUTARI - Carte multiuso e contribuenti “usa e getta”: storie dal sottosuolo della prassi
(Marco Cramarossa)
Con la risposta a interpello n. 235/2025 dello scorso 10 settembre l’Agenzia delle Entrate ha scritto l’ennesimo capitolo della infinita saga della prassi fiscale italiana, ormai sempre più spesso costellata da un continuo stop-and-go in cui il contribuente si trova costretto a riscrivere procedure, rielaborare fatture e, soprattutto, a fare i conti con la precarietà di regole che mutano più velocemente del prezzo alla pompa del carburante.
Gestire l’impresa con la tecnologia blockchain
(Francesco Ramnpone)
La blockchain è nota per i bitcoin, molto meno per la sua idoneità a fornire un formidabile strumento per la governance societaria. Eppure, tale tecnologia ha ampiamente dimostrato di essere una soluzione sicura, efficiente e a costi contenuti per gestire protocolli decisionali anche molto complessi.
Contratti a tempo determinato: regole, limiti e chiarimenti su causali e stop and go
(Gabriele Silva)
Il contratto a tempo determinato rappresenta una delle forme più diffuse di inserimento nel mondo del lavoro. La sua funzione è chiara: rispondere a esigenze temporanee delle imprese garantendo, al tempo stesso, una cornice di diritti e tutele ai lavoratori. Nonostante ciò, la disciplina rimane spesso percepita come complessa, con il rischio di errori applicativi che possono condurre alla trasformazione automatica del rapporto in tempo indeterminato o a contenziosi.
Tutti i rischi, compresi quelli fiscali, si possono predeterminare?
La civiltà iper-tecnologica che oggi abitiamo è convinta che si possa predeterminare, proceduralizzare tutto e che, quindi, tutti i rischi (anche quelli fiscali) si possono controllare e prevedere. Ma è davvero così?