La diffusione di contenuti alterati con l’intelligenza artificiale è reato?
(Francesca Negri)
Il 10 ottobre è entrata in vigore la legge 23 settembre 2025, n. 132, che ha introdotto nel nostro ordinamento una norma, l’articolo 612 quater c.p. (“Illecita diffusione di contenuti generati o alterati con sistemi di intelligenza artificiale”), per contrastare la diffusione del cosiddetto deep fake, e cioè, secondo la definizione dell’AI Act, di “un’immagine o un contenuto audio o video generato o manipolato dall’intelligenza artificiale che assomiglia a persone, oggetti, luoghi o altre entità o eventi esistenti e che apparirebbe falsamente autentico o veritiero a una persona”.
Morbidi o duri? Quale strategia seguire per formare i giovani nello studio professionale?
(Mario Alberto Catarozzo)
Negli studi professionali di commercialisti, consulenti del lavoro e avvocati si sta consumando un dibattito che non sembra avere soluzione: come formare la nuova generazione? L’approccio tradizionale, fatto di severità, lunghi apprendistati e gerarchie rigide, sta mostrando crepe evidenti. I giovani della Generazione Z e i Millennials sembrano rispondere a logiche diverse, questo si sa. Ma al di là dei luoghi comuni sulle nuove generazioni, che appaiono più fragili di chi li ha preceduti, quale impostazione è davvero più formativa?
Perizia si, perizia no: la risposta 278 del 2025 e la “nuova” disciplina del riporto degli asset fiscali nelle operazioni di fusione
(Annalisa Cazzato)
La recente Risposta ad interpello n. 278 del 2025 offre l’occasione per un’analisi su come l’amministrazione finanziaria abbia adattato il tradizionale giudizio sulle operazioni straordinarie che comportano il riporto di posizioni fiscali di uno o più dei soggetti partecipanti (perdite fiscali, interessi passivi ed eccedenze ACE) dopo l’entrata in vigore delle novità introdotte nell’articolo 172 del TUIR (come anche negli articoli 84, 173 e, da ultimo, 176) dall’articolo 15 del decreto legislativo 13 dicembre 2024, n. 192.
Il futuro è l’insieme delle scelte di oggi: imparare dai giganti caduti
(Andrea Tordini)
Ci sono immagini che restano scolpite nella memoria collettiva più di qualunque manuale di strategia aziendale. Le serrande abbassate dei negozi Toys “R” Us, l’annuncio del fallimento di Kodak, i titoli dei giornali che decretano “la fine di BlackBerry".
Non sono solo fatti di cronaca: sono simboli di un’epoca in cui l’innovazione ha divorato se stessa, e chi non ha saputo cambiare passo è rimasto indietro, schiacciato da un futuro che non perdona.
Ancora oscillazioni sull’articolo 20 dell’imposta di registro
(Daniele Muritano)
Nel maggio 2021 viene istituito il “P Trust”. Il disponente si nomina trustee iniziale (è quindi un trust autodichiarato) e nomina beneficiarie le figlie.
Il trust ha ad oggetto, tra l’altro, la nuda proprietà del 99 per cento di una S.r.l.
In atto si dichiara che quella partecipazione integra il controllo ai sensi dell’articolo 2359, n. 1, c.c.; il trustee si impegna a mantenerlo per 5 anni nell’interesse delle beneficiarie; l’apporto è irrevocabile; si chiede espressamente l’agevolazione ex articolo 3, comma 4-ter, TUS (Testo Unico successioni e donazioni, Dlgs 346/1990).
L’usufrutto resta al disponente, ma senza diritto di voto: il voto spetta al trustee titolare della nuda proprietà.
What Women Want – Young Edition. Le nuove generazioni di donne non chiedono: scelgono
C’era una volta Mel Gibson che cercava di capire cosa vogliono le donne. Correva l’anno 2000, e il film di Nancy Meyers – What Women Want – raccontava l’imbarazzo di un uomo che, improvvisamente, riesce a sentire i pensieri femminili.








