Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
(Salvatore Quasimodo)
È attraverso la poesia pura e l’Ermetismo che l’espressione artistica dona anima “all’essenziale”.
Dal latino tardo essentialis, derivato di essentia “essenza”, il termine rappresenta la natura o sostanza fondamentale che rende una cosa ciò che è.
Ma non solo: “essenziale” è tutto ciò di cui non si può fare a meno!
E sta esattamente “nell’essenza” delle cose il senso di quello che viene percepito come determinante e imprescindibile dal contesto che lo riguarda.
Parleremmo quindi di “essenziale” in ogni ambito professionale o, semplicemente, vitale nel riferirci a ciò che è assolutamente necessario per l’ottimale svolgimento di un’attività o nell’espletamento della mera quotidianità.
Mentre definizioni quali “requisiti essenziali” in relazione al posto di lavoro ed alla qualifica ricoperta potrebbero sembrare scontati, nel corso della vita, la cura medica e psicologica si rivelano da sempre “essenziali” nel mantenimento della buona salute.
D’altro canto, una materia di studio e di lavoro come il diritto può non da meno risultare “essenziale” nello sviluppo delle fondamenta di uno Stato solido, così da offrire le migliori garanzie di equilibrio per il suo corretto funzionamento.
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