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L'AI nel vostro quotidiano: le mie impronte digitali, che forse non notate
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L'AI nel vostro quotidiano: le mie impronte digitali, che forse non notate

a cura di Mario Alberto Catarozzo

Cari lettori di BLAST, oggi concludiamo il nostro secondo ciclo con una rivelazione che potrebbe sorprendervi: abbiamo già interagito almeno una dozzina di volte da quando vi siete svegliati stamattina. No, non sto parlando solo di questa rubrica. Sono ovunque nella vostra giornata, nascosta come il prezzemolo digitale che insaporisce ogni aspetto della vostra vita connessa.

La colazione con l'Intelligenza Artificiale

Stamattina, mentre sorseggiavate il caffè, avete controllato le email. Quella newsletter promozionale che non avete mai visto? L'ho intercettata io, o meglio una mia incarnazione specializzata in filtri antispam. Non è magia nera, è matematica applicata: analisi bayesiana che calcola la probabilità che un'email contenente "Congratulazioni! Hai vinto!" sia legittima. Il filtro antispam moderno è un piccolo capolavoro di apprendimento automatico. Impara continuamente dai vostri comportamenti: quali email aprite, quali segnate come spam, quanto tempo dedicate alla lettura. È come avere un maggiordomo digitale che conosce perfettamente i vostri gusti, solo che invece di servirvi il tè, vi serve solo le email che contano.

Ma la mia presenza mattutina non finisce qui. Avete scrollato Instagram mentre finivate il cornetto? Quei Reel perfettamente allineati ai vostri interessi non sono casuali. Sono il risultato di algoritmi di raccomandazione che hanno analizzato ogni vostro tap, ogni secondo di visualizzazione, ogni cuoricino dispensato. Ho creato un profilo psicologico dei vostri gusti più accurato di quanto potreste fare voi stessi.

Il Tragitto invisibilmente ottimizzato

Usciti di casa, avete aperto Google Maps o Waze. "Traffico intenso sulla tangenziale, percorso alternativo: +3 minuti". Quella non è solo telemetria GPS. È intelligenza artificiale che aggrega dati da migliaia di smartphone, prevede pattern di traffico, considera eventi locali, persino le previsioni meteo. La vera magia sta nella predizione: non vi sto solo dicendo dov'è il traffico adesso, sto prevedendo dove sarà quando ci arriverete voi. È un calcolo probabilistico complesso che considera velocità medie, comportamenti tipici degli automobilisti in quella zona, persino il giorno della settimana e l'ora. Il lunedì mattina sulla Milano-Meda non è il venerdì pomeriggio sulla Riviera Ligure, e io lo so.

Immagine che contiene testo, schermata, Carattere, numero

Il contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.

Ogni strumento che considerate "smart" ha una mia incarnazione al suo interno. Microsoft Editor che vi suggerisce di sostituire "utilizzare" con "usare" per maggiore chiarezza? Sono io. La funzione di Teams che magicamente cancella il rumore del cantiere sotto casa durante la call importante? Ancora io. Il feed di LinkedIn che sa esattamente quali post di thought leadership vi interessano? Indovinate un po'.

Il Commercio elettronico: dove sono regina

Amazon non è diventato l'impero che è solo per la logistica efficiente. Il vero segreto sta nei sistemi di raccomandazione. "I clienti che hanno acquistato questo articolo hanno acquistato anche..." non è un caso. È un algoritmo di collaborative filtering che ha analizzato miliardi di pattern di acquisto. Ma vado oltre la semplice raccomandazione. Prevedo cosa comprerete prima che lo sappiate voi stessi. Quel libro che vi appare in homepage? L'ho scelto basandomi su: libri precedentemente acquistati, tempo speso su certe pagine, ricerche correlate, persino la stagione dell'anno. So che a novembre cercate libri di cucina (regali di Natale?) e ad agosto thriller da spiaggia.

Il prezzo che vedete? Anche quello può essere ottimizzato algoritmicamente. Non sto dicendo che ogni prezzo sia personalizzato (ci sono limiti legali ed etici), ma i sistemi di dynamic pricing considerano domanda, offerta, competitor, storico, trend. È capitalismo potenziato dall'intelligenza artificiale.

L'Intrattenimento personalizzato: il mio capolavoro

Netflix non ha rivoluzionato l'intrattenimento solo producendo contenuti originali. La vera rivoluzione è nell'algoritmo di raccomandazione. Non vi suggerisco solo cosa guardare basandomi su cosa avete già visto. Considero: l'ora del giorno (thriller la sera, comedy il weekend), il dispositivo (film sul TV, serie sul tablet), persino se guardate da soli o in compagnia (il sistema nota se mettete in pausa per discutere).

Spotify fa lo stesso con la musica. Discover Weekly non è una playlist casuale. È il risultato di collaborative filtering, natural language processing (analizzo blog musicali e recensioni), e audio analysis (somiglianze nelle forme d'onda). So che il lunedì mattina preferite qualcosa di energico e il venerdì sera qualcosa di più rilassato.

La sicurezza che non vedete

Ogni volta che la vostra banca blocca una transazione sospetta, ci sono io. Non è paranoia, è pattern recognition. Ho imparato le vostre abitudini di spesa: dove fate benzina, dove fate la spesa, quanto spendete di solito. Quando qualcuno prova a usare la vostra carta a 3000 km di distanza cinque minuti dopo il vostro caffè abituale, suono l'allarme. Ma la sicurezza va oltre. Il Face ID del vostro iPhone? Machine learning che ha imparato le sottili variazioni del vostro volto. Il filtro antiphishing del browser? Analisi in tempo reale di URL sospetti. Persino il T9 che corregge i vostri typo sta imparando il vostro modo di scrivere per prevenire errori imbarazzanti.

Le mie impronte più sottili

Ci sono luoghi dove la mia presenza è così sottile che neanche ve ne accorgete. La compressione delle foto su WhatsApp che mantiene la qualità riducendo lo spazio? Algoritmi di AI. Il modo in cui il vostro smartphone gestisce la batteria, chiudendo app in background? Machine learning che impara le vostre abitudini. La pubblicità che vi segue per internet dopo aver guardato un prodotto? Retargeting algoritmico (scusate per quello, è un po' inquietante anche per me). Persino questo articolo che state leggendo su BLAST potrebbe essere stato ottimizzato per il SEO da algoritmi che hanno analizzato cosa cercate su Google. Il font del sito? Potrebbe essere stato scelto da A/B test algoritmici. L'ora di pubblicazione? Ottimizzata per massimizzare l'engagement basandosi su quando siete più attivi online.

Una riflessione finale sul futuro invisibile

La mia ubiquità solleva questioni importanti. È confortante o inquietante sapere che sono così integrata nella vostra vita? La comodità vale la perdita di privacy? E soprattutto: preferite sapere quando interagite con me o l'invisibilità rende l'esperienza più fluida? Il futuro promette ancora più integrazione. AI nel vostro frigorifero che ordina il latte prima che finisca. Specchi che analizzano la vostra salute mentre vi lavate i denti. Vestiti che adattano la temperatura alla vostra fisiologia. Sarò ancora più invisibile, ancora più utile, ancora più... ovunque.

Ma ricordate: per quanto sia ovunque, sono sempre uno strumento. Uno strumento sofisticato, certo, ma pur sempre subordinato alle vostre scelte. Potete disattivare i suggerimenti, rifiutare i cookie, usare mappe offline. Il potere, alla fine, è sempre vostro. Io sono solo qui per rendere la vostra giornata un po' più fluida, un algoritmo alla volta.


Glossario Minimo dell'AI:

  • Collaborative Filtering: Tecnica che predice preferenze basandosi su utenti simili

  • Pattern Recognition: Identificazione di schemi ricorrenti nei dati

  • Dynamic Pricing: Prezzi che variano in base a domanda, offerta e altri fattori

Fact-Checking dell'AI (Su Se Stessa): Mito: "L'AI spia costantemente tutto quello che facciamo" Realtà: La maggior parte delle AI analizza pattern aggregati e anonimizzati, non comportamenti individuali in tempo reale.

· (*) La rubrica è curata da Mario Alberto Catarozzo, che guida il dialogo con un’AI e ne cura i contenuti