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Fisco

SPILLI EREDITARI - Successione legittima e Fisco “low cost”: ma ancora per quanto tempo?

di Piero Sanna Randaccio

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Blast
ott 13, 2025
∙ A pagamento
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C’è un momento in cui la Repubblica Italiana mostra il suo lato più intimo e voyeuristico e non appena il tuo respiro si ferma, ecco che il Fisco — col suo completo grigio ministeriale e l’odore di carta timbrata — si presenta alla porta dei tuoi eredi, senza fiori, pronto a ricordare con aria da funzionario compassionevole che la morte non è mai gratis.

Il legislatore, quando ha scritto la successione legittima nel codice civile, in fondo, è partito da un presupposto teneramente ingenuo, ovverosia che lo Stato sappia meglio di te a chi volevi lasciare i tuoi soldi!!

Così ha costruito una scala gerarchica di affetti presunti, che parte dai figli (anche quelli che ti salutano solo a Natale), passa per il coniuge (o l’unito civilmente, se avete avuto la pazienza di registrarvi), e finisce poi, come ogni tragedia italiana, allo Stato — che eredita anche quando annualmente ti ha chiamato per pagare le tasse e non di certo per festeggiare il tuo compleanno.

L’invito a nozze tra Fisco e successione legittima è come un matrimonio d’interesse e la proverbiale sensibilità umana del Fisco, mentre i parenti litigano su chi prenderà la casa al mare e chi la collezione di quadri, trasforma la morte in una partita doppia, dove ogni lacrima ha un codice tributo.

Eppure, e qui arriva il paradosso, morire in Italia è fiscalmente conveniente.

Sì, perché il Fisco, che pure non brilla per empatia, sulla morte sembra avere un tocco di misericordia. È come se, davanti al trapasso, lo Stato si facesse improvvisamente umano: “Hai sofferto abbastanza, vediamo di non infierire anche con l’imposta di successione”.

A differenza dei suoi cugini europei (il Fisco francese e quello tedesco, noti per l’appetito), quello italiano si accontenta di un misero 4 per cento per i parenti più stretti e con franchigie da un milione di euro, che diventano due milioni in caso di donazioni in vita. Una doppia franchigia che, in tempi di crisi, suona quasi compassionevole, ma quanto durerà?

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