Sostenibilità in azienda, non serve strafare, serve farlo bene e con i passi giusti: serve un Piano!
di Andrea Tordini
In azienda, approcciarsi alle tematiche di sostenibilità è ormai inevitabile (da qualche anno). Non si tratta più di un tema riservato a multinazionali o aziende quotate. Anche le PMI sono chiamate a fare la loro parte, non solo per rispondere a pressioni normative o reputazionali, ma soprattutto per costruire un posizionamento competitivo coerente con le aspettative di clienti, banche, fornitori, ecc.
Da dove iniziare? Come approcciare ad un tema così vasto? Chi coinvolgere? In questo intervento si propongono alcuni consigli per strutturare un efficace “Piano di Sostenibilità”, il quale per “funzionare” deve tenere in considerazione molti aspetti; su tutti: comprensione dello scenario, allineamento con la strategia aziendale, snodi organizzativi, comunicazione interna, capacità di coinvolgimento e di convincimento.
E tutto questo potrebbe non bastare per renderlo efficace davvero, ma non ci scoraggiamo, vediamo passo passo come muoverci.
Prima di tutto: che cos’è e perché è utile il Piano di Sostenibilità
Il Piano di Sostenibilità è uno strumento strategico che consente all’organizzazione di definire priorità, obiettivi ed azioni concrete per integrare i principi ESG (ambientali, sociali e di governance) nella propria gestione quotidiana. Serve a guidare il cambiamento, orientare le risorse e migliorare il posizionamento competitivo dell’organizzazione.
È utile alla Direzione, per avere una visione d’insieme e definire priorità; ai manager, per sapere cosa fare e con quali risorse; al personale, per avere contezza di dove sta andando l’organizzazione; e anche agli stakeholder esterni, che sempre più spesso chiedono trasparenza, coerenza e impegni concreti.
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