Sos occupazione, in 10 anni mancheranno 4 milioni di lavoratori
di Pierpaolo Molinengo
Il calo delle nascite in Italia avrà un impatto diretto sulla popolazione in età lavorativa. Nell’arco dei prossimi dieci anni, stando alle più recenti proiezioni demografiche, ci saranno circa 3 milioni di persone in meno, che corrispondono ad una riduzione del 7,8 per cento. Giusto per avere un’idea: basti pensare che all'inizio del 2025 la fascia demografica in età lavorativa contava qualcosa come 37,2 milioni di persone: la platea è destinata a ridursi a 34,4 milioni entro il 2035.
A scattare una fotografia della popolazione in età lavorativa è la Cgia di Mestre, basandosi sulle previsioni dell’Istat. Chiaramente questo calo è da attribuire al progressivo invecchiamento della popolazione: i giovani si riducono sempre di più, mentre i baby boomer si avvicinano alla pensione per raggiunti limiti d’età.
Il Pil è destinato a rallentare
Il calo della popolazione in età da lavoro avrà inevitabilmente un impatto diretto sull’economia italiana. Prendendo in considerazione il declino demografico, l’instabilità geopolitica, la transizione energetica e quella digitale, nel corso dei prossimi anni le aziende dovranno mettere in conto dei contraccolpi molto preoccupanti.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Blast - Quotidiano di diritto economia fisco e tecnologia per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.