Ore 16:30: atterro a Los Angeles, California. Il mio primo viaggio negli USA risale ad alcuni anni fa quando, contrariamente al consiglio di tutti, decido di lasciare il certo per l’incerto e seguire i miei sogni, alla ricerca di quella cultura imprenditoriale che non trovo in Italia, quell’approccio che mi sprona a sfidare i miei limiti e creare le opportunità per disegnare la vita che desidero.
La prima parola che mi viene alla mente ogni volta che atterro a LAX è: libertà. La libertà di credere nel proprio potenziale anche quando le circostanze sono avverse, di affidarsi al proprio istinto anche quando tutti sono contrari, di immaginare per costruire un futuro migliore, di fare la differenza ed emergere.
Gli Stati Uniti d’America, un Paese dove i mille contrasti si annullano e diventano tratti profondi di un’identità forte, carismatica, affascinante.
Un Paese diversificato e poliedrico che osa, stupisce, provoca, un Paese che non lascia indifferenti e che, in un modo o nell’altro, fa parlare di sé.
Un Paese che suscita interrogativi, riflessioni, che tiene in bilico il mondo tra la garanzia di difesa e protezione da un lato e una sfida sempre aperta dall’altro.
Quali gli effetti delle politiche economiche del Presidente Trump?
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