Separare la proprietà dalla gestione dell’hotel: il modello societario efficiente e le leve di ottimizzazione fiscale
di Gianluca Zangheri
Le aziende alberghiere si distinguono dalle altre tipologie, in particolare anche e soprattutto per la componente immobiliare, oltreché per altri fattori quali la location e la stagionalità (in certe aree geografiche).
Tale componente immobiliare risulta infatti sia “banalmente” essenziale per lo svolgimento dell’attività, sia estremamente importante per l’ingente valore patrimoniale intrinseco. Valore molte volte rilevante per ciò che esso rappresenta anche a livello emotivo, umano e familiare, in relazione ai grandissimi sacrifici attuati dalle generazioni precedenti, che spesso hanno speso la propria vita all’acquisizione del a volte ingente patrimonio. Che, necessariamente, deve essere tutelato.
Ciò si ottiene, semplicemente, separando la proprietà dell’azienda (muri e beni aziendali) dalla gestione operativa. Questo assetto garantisce protezione patrimoniale, efficienza fiscale e flessibilità strategica, favorendo la prosperità nel tempo.
I due o tre livelli funzionali
Normalmente la struttura prevede non solo due, ma spesso anche tre (ed oltre) livelli funzionali, costituiti il primo da una società proprietaria dell’azienda o dell’immobiliare (di solito SNC o SAS), che concede in affitto l’azienda o in locazione l’immobile stesso; il secondo da una SRL operativa, che gestisce l’hotel, assumendo il rischio d’impresa; ed infine il terzo da una holding, partecipante della SRL, finalizzata all’ottimizzazione fiscale e alla pianificazione patrimoniale.
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