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Economia

Selezione di nuovi collaboratori: come l'AI può aiutare anche chi è negato

di Mario Alberto Catarozzo

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Blast
ott 08, 2025
∙ A pagamento
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Saper condurre i colloqui di lavoro non è semplicissimo, soprattutto se vogliamo fare selezioni accurate. Cadere nelle solite domande banali, cogliere i segnali premonitori, saper ascoltare attivamente non è per nulla semplice. C’è chi ha l’istinto per scovare il talento al primo colpo d’occhio e chi invece si fissa sul curriculum e si fa ripetere ciò che c’è scritto. Se appartenete alla seconda categoria, respirate: non siete soli, e soprattutto, l’intelligenza artificiale può trasformarvi da “negati” in selezionatori preparati.

Partiamo da un assunto di base: le domande devono andare ben oltre il curriculum. Bisogna saper interpretare silenzi e gesti, immaginare come quella persona si integrerà nel team. Per chi non ha esperienza o si sente insicuro, ogni colloquio può diventare un’esperienza stressante quanto lo è per il candidato dall’altra parte della scrivania. Vediamo dove l’AI può diventare un valido alleato.

Brainstorming con l’AI

Il primo grande vantaggio dell’AI è generare domande mirate partendo dalla descrizione del ruolo. Invece delle solite “Mi parli di lei” o “Quali sono i suoi punti di forza”, potete chiedere all’intelligenza artificiale di suggerire quesiti specifici per il profilo ricercato. Se cercate un project manager, l’AI può suggerirvi scenari concreti: “Come gestirebbe un progetto con budget ridotto del 30%per cento?”; oppure: “Può descrivermi una situazione in cui ha dovuto mediare tra esigenze contrastanti?”. Domande che vanno dritte al punto e permettono di valutare competenze reali.

Ma l’AI può fare di più: costruire un percorso logico dove ogni risposta apre la strada alla successiva. Per ogni domanda comportamentale, può suggerire follow-up intelligenti. Esempio: “Raccontami un errore che hai commesso.” Follow-up: “Cosa hai imparato? Cosa faresti di diverso? Chi hai coinvolto per rimediare?”. Così create un flusso naturale che mette a proprio agio il candidato e vi permette di scavare più a fondo, neutralizzando anche i bias inconsci che spesso influenzano le nostre domande.

Utilizzare l’AI per simulare i colloqui

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