Scissione con scorporo e regime PEX: chiarimenti attesi, incertezze persistenti
di Luciano Sorgato
Nonostante i ripetuti interventi normativi e le recenti riforme di sistema, il trattamento fiscale delle operazioni straordinarie resta terreno scivoloso, soprattutto quando si intreccia con l’applicazione del regime di esenzione PEX (Participation Exemption). Un caso emblematico è quello delle scissioni con scorporo che abbiano a oggetto aziende.
Lo schema di decreto legislativo correttivo – attualmente in discussione – apporta alcune modifiche all’articolo 173 del TUIR, intervenendo in particolare sulla disciplina del c.d. scorporo. Dopo il comma 15-ter, viene introdotto un nuovo comma (15-ter.1), che così recita:
“Tuttavia, se lo scorporo ha a oggetto beni, attività o passività che non costituiscono aziende o partecipazioni prive dei requisiti di cui all’articolo 87, comma 1, lettere c) e d), le partecipazioni ricevute dalla società scissa sono ammesse al regime di esenzione se e quando maturano i relativi requisiti, sempre che il possesso delle stesse partecipazioni sussista almeno dall’inizio del terzo periodo d’imposta anteriore al successivo realizzo.”
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