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Economia

Quanto (ci) costa l’aria?

di Diego Zonta

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Blast
ott 06, 2025
∙ A pagamento
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Uno studio condotto da Airparif, l’osservatorio della qualità dell’aria nella regione parigina dell’Île-de-France, ha tradotto in cifre inequivocabili il costo nascosto dello smog. L’inquinamento atmosferico non è solo una minaccia per la nostra salute, ma un’enorme voragine economica che, nello specifico caso, prosciuga ogni anno 28 miliardi di euro dalle casse della regione. Questa cifra, che si traduce in un costo di 2.200 euro per ogni singolo abitante, rivela la portata di una crisi silenziosa. Tuttavia, lo studio non si limita a denunciare il problema, ma illumina la via d’uscita, dimostrando con dati concreti come la lotta all’inquinamento non sia un costo, bensì uno degli investimenti pubblici più redditizi che una società possa fare.

La fattura nascosta dello smog: un’analisi dei costi

Il colossale impatto economico di 28 miliardi di euro non è una cifra astratta, ma la somma di costi tangibili e devastanti che pesano sulla collettività. La stragrande maggioranza di questo fardello, circa 26 miliardi di euro (il 93 per cento del totale), deriva direttamente dai danni alla salute umana.

Il prezzo sulla salute: un bollettino di guerra

L’esposizione cronica a inquinanti come le polveri sottili (PM2.5), il biossido di azoto (NO₂) e l’ozono (O₃) è una causa diretta di gravi patologie. Lo studio di Airparif quantifica l’impatto economico di:

  • decessi prematuri: la voce di costo più drammatica. L’inquinamento accorcia la vita, e a ogni anno di vita perso viene associato un valore economico, che riflette la perdita di contributo sociale, produttivo e umano;

  • malattie croniche: l’impatto sul sistema sanitario è immenso. I costi includono le ospedalizzazioni per crisi respiratorie, i trattamenti a lungo termine per patologie come l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’aumento di incidenza di ictus e infarti legati all’infiammazione sistemica causata dall’inquinamento. Ogni ricovero, ogni farmaco, ogni visita specialistica si somma a questo conto salatissimo;

  • perdita di produttività: un lavoratore malato è un costo per l’intera economia. Questo si manifesta in due modi: assenteismo, ovvero i giorni di malattia presi dal lavoratore per sé o per assistere un figlio con problemi respiratori e presenteismo, una condizione più subdola in cui si lavora stando male, con una conseguente drastica riduzione dell’efficienza e della qualità del lavoro svolto.

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