Primo ottobre: la ricreazione estiva è finita, inizia la partita seria
di Stefano Ricca
Abbiamo dunque “seppellito” settembre e sotto la sabbia i barattoli quasi vuoti di protezione solare. Il ricordo del nostro rientro con la pelle ambrata e l’odore di salsedine ormai è lontano. Anche perché il rientro è stato “farcito” dal concordato preventivo biennale e dalla scadenza del 30 settembre. C’era poi anche l’invio dei dati alla tessera sanitaria da parte degli operatori sanitari, la cui scadenza diventa annuale, ma si dimenticano di dire entro quale giorno. Come se fosse un dettaglio, una piccola dimenticanza burocratica. Ma noi lo sappiamo: quando non specificano il giorno, significa che ci penseremo più avanti. Molto più avanti.
Le solite dichiarazioni da parte di esponenti del governo sulla rottamazione quinquies che qualcuno aspetta da un po’. Ma la cosa più bella è che settembre è il mese dei buoni propositi. Ecco perché forse si parla sempre di rottamazioni. September: new life.
Ogni studio professionale che si rispetti a settembre inizia con quei propositi pronti a scolorire in ottobre. Perché tornare allo studio a settembre è un po’ come ricominciare la scuola. “Quest’anno studio davvero e non passerò un altro anno dal buco della porta”. Forza, crediamoci ancora per un paio di settimane.
Sorvoliamo sul 16 settembre, ormai scadenza ricorrente che non ci elettrizza più. Ricordiamoci però di quelli che hanno rateizzato: hanno una rata delle imposte e, se non hanno già sperperato tutto in vacanza, dovrebbero aver pagato. Condizionale d’obbligo.
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