Percentuali di ricarico trasportabili tra annualità diverse: un onere della prova “camaleontico”
di Andrea Gaeta
Con la sentenza n. 25459 del 17 settembre 2025, la Cassazione ha ribadito il criticabile orientamento secondo cui le percentuali di ricarico calcolate per un determinato esercizio possono legittimamente fungere da base di calcolo dei maggiori ricavi anche per annualità diverse, non necessariamente contigue. Una volta che l’Amministrazione abbia individuato tale percentuale, graverebbe sul contribuente, in applicazione dell’articolo 2697 c.c. e del criterio della vicinanza della prova, l’onere di dimostrare che, in concreto, l’assetto dell’attività o il mercato siano mutati.
La vicenda trattata dalla Cassazione riguarda un esercizio commerciale di vendita al dettaglio di abbigliamento, nei cui confronti l’Amministrazione finanziaria aveva ricostruito la percentuale di ricarico per l’anno 2008 («non oggetto di accertamento», si legge nella motivazione) per poi utilizzarla, a ritroso, per rideterminare i redditi del 2005.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Blast - Quotidiano di diritto economia fisco e tecnologia per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.