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Papà Goriotto: una storia di abbandono e decadenza

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di Nereo Seppia

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Blast
ago 02, 2025
∙ A pagamento
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Papà Goriotto: una storia di abbandono e decadenza
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Monsieur Gioacchino Goriotto, imprenditore nella produzione e vendita di pasta e vermicelli asintoticamente vicino al pensionamento, ormai da anni specializzato in F24, F23 e bollettini, giaceva sul divano color senape come un monumento alla fiscalità decorativa. La coperta? Una trapunta di ravvedimenti, cartelle di pagamento, rate scadute e sanzioni ricalcolate. Tradito da ogni articolo di legge che avesse mai creduto di comprendere. Vedovo, dimenticato dai suoi tre figli: Giorgio, fiscalista pentito; Beatrice, influencer tributaria con un canale dedicato ai codici tributo più incompresi; Leonardo, sviluppatore di gestionali per commercialisti, emigrato in Olanda per fuggire dalla CU.

Tutti, in un modo o nell’altro, lo avevano abbandonato. Ma lui restava saldo nel convincimento di voler risolvere le proprie vicende tributarie pendenti, come un aristocratico decaduto che si ostina a lucidare l’argenteria anche se gli hanno già pignorato il frigorifero.

Gioacchino pensava che nulla potesse più sorprenderlo, ma non aveva ancora conosciuto il Concordato Preventivo Biennale, un replicante fiscale metà promessa e metà minaccia. La televisione, sempre lei, aveva annunciato con entusiasmo: “CPB: l’Agenzia ti stima il reddito e ti protegge dai controlli! Afferra anche tu il sogno di una relazione stabile, ma a bassa fedeltà”.

Monsieur Goriotto si commosse. Dopo un’intera esistenza passata a difendersi, qualcuno sembrava offrirgli un patto. Non un perdono - troppo evangelico per l’Agenzia - ma almeno un’ipotesi di tregua. Compilò l’opzione, con mani tremanti e cuore aperto, come un vecchio che scrive alla donna che non ha mai avuto. Accettò il reddito proposto, per due anni. Non era quello vero, ma era abbastanza falso da sembrare giusto.

Tutto sembrava filare, finché non arrivò la telefonata del commercialista: «Signor Goriotto… lei è decaduto dal CPB. Ha un debito scaduto che oggi ammonta a 5.017 euro. Lo sappiamo, il debito tributario originario era nella rottamazione-quater. Ma quella è però decaduta dopo l’adesione al CPB per il mancato pagamento di una rata. E quindi… è decaduto anche dal CPB. Una catena causale, diciamo».

Gioacchino, con la voce spenta, balbettò: «Ma… come… a fine aprile ho aderito alla riapertura della rottamazione… mi hanno riammesso… riabilitato… socialmente reintegrato… ho pagato anche una rata l’altro giorno. Non sono tornato in bonis? Si dice così?».

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