Oltre il testamento: quando la successione diventa il racconto del nostro futuro
di Piero Sanna Randaccio
Immagina per un istante di poter scrivere, oggi, il primo capitolo di una storia che continuerà senza di te, ma grazie a te.
Ecco cos’è davvero la pianificazione successoria, non solo la distribuzione di beni o quote, ma la regia consapevole del proprio lascito, la custodia delle relazioni che contano, la protezione di chi amiamo, la trasmissione di valori e passioni oltre i confini del tempo.
Redigere un testamento è l’ultimo vero atto di libertà, una dichiarazione potente di volontà, che può mettere al riparo i nostri cari da liti, incertezze, e perfino sorprese indesiderate.
L’Italia è la patria del diritto, ma anche di famiglie complesse, in cui troviamo seconde nozze, convivenze, figli nati da diverse relazioni, imprese familiari, patrimoni mobiliari e immobiliari distribuiti magari in più paesi.
Nel nostro ordinamento, il testamento non è solo un foglio di carta con qualche firma, ma è la chiave per risolvere — e prevenire — conflitti, blindare la continuità aziendale, “premiare” chi ha condiviso davvero la vita e non semplicemente chi la legge indica come erede. Il testamento è la tua voce dopo il silenzio, la mano che guida e rassicura, è lo strumento che trasforma la libertà in certezza, la volontà in armonia, la complessità in visione.
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