Nuovi limiti fiscali per gli enti sportivi dilettantistici: la legge 398/1991 si adegua alla riforma dello sport
di Pamela Rinci
Con l’intervento normativo del recente decreto correttivo della riforma fiscale, il legislatore intende aggiornare la Legge 16 dicembre 1991, n. 398, che disciplina un regime fiscale agevolato per le realtà sportive dilettantistiche, allineandola alla riforma del Terzo Settore e dello sport introdotta dal DLgs 36/2021.
Le modifiche in sintesi
Il nuovo testo:
amplia l’ambito soggettivo del regime 398/1991 anche alle società sportive dilettantistiche (SSD), oltre alle associazioni;
aggiorna il limite dei proventi commerciali per l’accesso e la permanenza nel regime agevolato, portandolo da 100 milioni di lire a 400.000 euro annui.
I soggetti ammessi
D’ora in avanti potranno optare per il regime forfettario della 398/91:
le associazioni sportive dilettantistiche (ASD);
le società sportive dilettantistiche (SSD) costituite in qualsiasi forma prevista dall’articolo 6, c. 1 lett. a), b) e c) del DLgs 36/2021, cioè:
società di capitali senza scopo di lucro,
cooperative sportive dilettantistiche,
associazioni riconosciute e non riconosciute.
La nuova soglia: 400.000 euro
Il limite dei proventi commerciali per usufruire del regime 398/91 è stato finalmente aggiornato e portato a 400.000 euro annui, recependo le istanze del settore che da tempo chiedevano un adeguamento alle mutate condizioni economiche (il precedente limite, espresso in lire, era ormai anacronistico).
Implicazioni operative
Questa modifica comporta un impatto concreto per molte ASD e SSD:
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