Il tessuto imprenditoriale italiano è chiamato ad affrontare tre sfide interconnesse per superare degli ostacoli che minacciano la sua stabilità e la sua crescita. Il primo di questi ostacoli è una cronica crisi di employee engagement. Secondo i dati Gallup, solo il 10 per cento dei lavoratori italiani si sente attivamente coinvolto nel proprio lavoro, una percentuale tra le più basse in Europa. Questa apatia diffusa si traduce in una perdita di produttività stimata al 9 per cento del PIL mondiale e alimenta un alto tasso di turnover, con circa il 41 per cento dei dipendenti alla ricerca attiva di un nuovo impiego. A questa crisi si sovrappone quella che può essere definita la “guerra per i talenti”. In un’economia basata sulla conoscenza e caratterizzata da un calo demografico, i professionisti qualificati hanno un potere contrattuale sempre maggiore. Le aziende che non riescono a creare un ambiente di lavoro attrattivo e a offrire un “patto” superiore a quello di un semplice contratto di lavoro sono destinate a perdere le risorse migliori. Infine, la predominanza di imprese familiari espone il sistema italiano alla sfida esistenziale del passaggio generazionale. Solo una minima parte di queste aziende sopravvive con successo al fondatore. Una successione mal gestita può distruggere valore e compromettere la continuità aziendale. Attrarre manager esterni qualificati per professionalizzare l’impresa diventa cruciale, ma è un’impresa ardua in un contesto di basso coinvolgimento generale. I modelli di partecipazione dei dipendenti emergono come soluzioni potenti per spezzare questo circolo vizioso, creando un microclima aziendale capace di attrarre, motivare e trattenere il capitale umano necessario per rimanere competitivi sul mercato.
Ed è proprio quindi il modello dell’impresa familiare, dominante nel Nordest, a diventare un laboratorio per soluzioni pionieristiche. La sensibilità di questa area non vede l’azienda solo come uno strumento per generare utili, ma come un’eredità sociale, una “famiglia allargata” da proteggere e far prosperare nel tempo. I modelli di partecipazione dei dipendenti nascono qui come l’evoluzione naturale di questa visione: un modo per rafforzare il patto di fiducia che lega l’imprenditore al suo territorio e alle sue persone, creando un microclima aziendale capace di attrarre e trattenere il capitale umano.
Sonepar Italia: l’azionariato diffuso per la crescita condivisa
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