L’intelligenza artificiale non è ancora matura per gestire la compliance aziendale
di Pierpaolo Molinengo
L’intelligenza artificiale non costituisce una soluzione autonoma nel momento in cui si deve gestire la compliance aziendale delle aziende. Stando ad un recente sondaggio effettuato a livello globale dal LSEG Risk Intelligence tra i responsabili della gestione dei rischi, le aziende devono aumentare la spesa per la compliance aziendale per contrastare i crescenti livelli di criminalità finanziaria. Ma non solo: gli investimenti in questo campo servono per tenere il passo agli adeguamenti normativi.
L’87 per cento degli intervistati ha rilevato che l’azienda nella quale è impiegato aumenterà, nel corso dei prossimi dodici mesi, il budget previsto per le due diligence avanzate Know Your Customer (Kyc Edd). La spesa è destinata a lievitare del 5,2 per cento.
Per le EDD le aziende spendono ogni anno qualcosa come 632.026 dollari, con punte che arrivano a 900.00 dollari quando le aziende arrivano a fatturare 1 miliardo di dollari. A condizionare la spesa, indubbiamente, ci sono stati i controlli relativi alla compliance aziendale: il 90 per cento degli intervistati ha sottolineato come sia aumentata la loro richiesta nell’arco degli ultimi tre anni.
Intelligenza artificiale e compliance aziendale
Analizzando un po’ meglio i dati delle interviste, quello che emerge è che, se da un lato i team addetti alla compliance aziendale utilizzano l’intelligenza artificiale per semplificare la due diligence, la supervisione umana è ritenuta un passaggio fondamentale per la pratica. Il 58 per cento degli intervistati ritiene che la KEY EDD debba essere guidata da un essere umano, mentre solo il 42 per cento pensa che possa essere affidata completamente o in gran parte all’intelligenza artificiale.
“La nostra ricerca mostra che sono previste spese più elevate e volumi crescenti di richieste di Enhanced Due Diligence (EDD) e, poiché molte organizzazioni hanno difficoltà a fare di più con meno, ora c'è un'urgente necessità di controllare i costi, pur rimanendo conformi e senza compromettere la qualità dell'EDD - spiega Daniel Hartnett, responsabile dell Enhanced Due Diligence presso LSEG Risk Intelligence -. Sebbene a prima vista l'IA sembri una panacea, è necessario un approccio più sfumato, che sia incentrato sull'uomo per natura. L'IA offre, senza dubbio, una serie di vantaggi fondamentali nello spazio EDD, ma deve essere implementata in modo sicuro e responsabile, con una supervisione umana affidabile in ogni fase. Fare altrimenti porterà a più rischi, non a meno".
Sono in molti, ad ogni modo, a ritenere che una volta che sia stata messa in atto una strategia responsabile e sicura per mitigare il rischio dell’intelligenza artificiale, la stessa IA è in grado di offrire una serie di vantaggi nella gestione dello spazio EDD, tra i quali ricordiamo:
● tempi di elaborazione più rapidi per la generazione di report completi ;
● il monitoraggio continuo e gli aggiornamenti automatici dei dati di due diligence;
● una maggiore capacità di scoprire rischi o schemi nascosti;
● risparmio sui costi.
Sebbene l'intelligenza artificiale sia considerata uno strumento importante per aumentare l'efficienza, l'indagine sottolinea che un'AI responsabile è fondamentale per garantire la precisione della compliance aziendale e della mitigazione del rischio.
Quali sono i rischi che stanno emergendo
Con l'evoluzione del panorama della compliance aziendale, le organizzazioni hanno identificato le principali preoccupazioni che creeranno le sfide nel futuro dello spazio KYC EDD:
● il 49 per cento ha evidenziato l'aumento delle sanzioni e delle liste di controllo a livello globale;
● il 48 per cento ha evidenziato le crescenti preoccupazioni in materia di privacy dei clienti e di leggi sulla protezione dei dati;
● il 43 per cento ha citato l'espansione delle valute digitali e delle transazioni crittografiche.
Inoltre, gli intervistati hanno segnalato altre crescenti preoccupazioni, come le nuove normative sull'intelligenza artificiale e le norme AML più severe.
Nel corso dei prossimi tre anni, le organizzazioni prevedono che i programmi KYC EDD saranno plasmati da due fattori chiave:
● il 52 per cento ha evidenziato una maggiore attenzione all'identificazione della titolarità effettiva e delle strutture aziendali complesse;
● il 50 per cento ha citato una maggiore dipendenza dalla tecnologia e dall'analisi dei dati per gestire i crescenti volumi di dati dei clienti.