Il 25 giugno la Camera ha approvato, con modificazioni, il disegno di legge italiano sull'Intelligenza Artificiale (AI), che così dovrà essere nuovamente approvato dal Senato. Come è noto, il testo mira a coordinare la normativa nazionale con il Regolamento UE 2024/1689, il cosiddetto "AI Act", e a definire un quadro regolatorio per l'uso dell'AI in svariati settori, mantenendo un approccio "antropocentrico" che pone al centro l'individuo e i suoi diritti.
Il DDL si inserisce in un contesto normativo europeo in rapida evoluzione. L'AI Act, pietra miliare della legislazione sull'intelligenza artificiale, stabilisce un quadro rigoroso per i sistemi ad alto rischio, imponendo obblighi di trasparenza, sorveglianza umana e robustezza tecnica. L'obiettivo del DDL italiano è recepire e integrare queste disposizioni, evitando sovrapposizioni o disallineamenti che potrebbero generare incertezze giuridiche o ostacolare l'innovazione.
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