Con una mossa che delinea chiaramente la futura architettura della rendicontazione di sostenibilità in Europa, la Commissione Europea ha recentemente emesso una forte raccomandazione sull'adozione di uno standard volontario per le piccole e medie imprese (PMI). La raccomandazione C (2025) 4984 final promuove l'utilizzo del “Voluntary Sustainability Reporting Standard for Non-Listed SMEs” (VSME), uno strumento pensato per semplificare e standardizzare il modo in cui le PMI comunicano le proprie performance di sostenibilità.
Questa iniziativa assume un'importanza cruciale se letta nel contesto di un apparente alleggerimento degli oneri per le imprese di maggiori dimensioni. Infatti, da un lato si incentiva l'adozione volontaria da parte delle PMI, dall’altro lato recenti proposte legislative, come il pacchetto di semplificazione “Omnibus”, mirano a ridurre il numero di aziende soggette agli obblighi di rendicontazione previsti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).
Il contesto: la CSRD e l'effetto a cascata sulle PMI
La direttiva (UE) 2022/2464, nota come CSRD, ha rappresentato un pilastro del Green Deal europeo e del piano d'azione per la finanza sostenibile. Entrata in vigore il 5 gennaio 2023, ha esteso e rafforzato gli obblighi di reporting di sostenibilità, richiedendo alle grandi imprese e a quelle quotate di rendicontare secondo i nuovi European Sustainability Reporting Standards (ESRS).
Un elemento centrale della direttiva è l'obbligo di riportare informazioni sull'intera catena del valore, al fine di comprendere appieno gli impatti, i rischi e le opportunità legati alla sostenibilità. Sebbene fondamentale per la trasparenza, questo requisito ha generato un significativo “effetto a cascata” (trickle-down effect). Le grandi aziende, per adempiere ai propri obblighi, hanno iniziato a richiedere una mole crescente di dati di sostenibilità ai loro fornitori e partner, molti dei quali sono PMI non direttamente soggette alla direttiva. Questo ha creato un onere amministrativo indiretto ma pesante per le piccole e medie imprese, spesso costrette a rispondere a questionari eterogenei e complessi.
La genesi e la soluzione proposta: lo standard volontario VSME
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Blast - Quotidiano di diritto economia fisco e tecnologia per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.