La sostenibilità come leva strategica per le imprese di famiglia, anche nell’ottica del passaggio generazionale
di Diego Zonta
Oggi, per un'impresa, guardare all'ambiente, al sociale e a una buona governance (i cosiddetti fattori ESG) non è più un'opzione, ma una necessità. In questo panorama, le imprese familiari italiane sembrano avere una marcia in più. Grazie alla loro pazienza strategica, a una visione che abbraccia generazioni, al profondo legame con il territorio e a una naturale attenzione alle persone, mostrano spesso un'inclinazione quasi innata verso la sostenibilità. Proprio per capire meglio questo legame, il Family Business Lab (FABULA) dell'Università LIUC, insieme a Banca Sella e con il supporto di AIDAF, ha condotto la ricerca "ESG e imprese familiari". L'obiettivo? Scavare a fondo per scoprire cosa spinge queste aziende verso l'ESG (i driver) e quali frutti raccolgono da questo impegno (gli outcome).
Per farlo, i ricercatori hanno adottato un approccio qualitativo, immergendosi nelle realtà di sei eccellenze italiane, veri "campioni" non solo del Made in Italy ma anche della sostenibilità: Brembo, Davines Group, Ferragamo, Ferrari-Lunelli, Illycaffè e Ponti. Attraverso un'analisi approfondita è emerso un quadro ricco di spunti.
Da dove nasce l'impegno ESG? Le radici familiari e le spinte del business
La ricerca ha rivelato che la spinta verso la sostenibilità in queste aziende proviene da un mix di fattori, alcuni profondamente legati alla famiglia proprietaria, altri più connessi al business stesso.
Sul fronte familiare, un elemento potente è l'imprinting del fondatore. I valori di chi ha dato vita all'impresa, come l'ingegnosità di Salvatore Ferragamo nel riutilizzare materiali o la visione etica di Ernesto Illy, continuano a ispirare le scelte sostenibili anche delle generazioni successive. Fondamentale è anche il coinvolgimento diretto di un membro della famiglia sui temi ESG: si pensi a figure come Cristina Bombassei in Brembo o Camilla Lunelli in Ferrari-Lunelli, che presidiano e promuovono attivamente queste pratiche. A ciò si aggiungono una solida cultura familiare, spesso formalizzata in documenti come la "Carta Etica" di Davines, e un forte radicamento nel territorio, che porta a valorizzare e proteggere l'ambiente locale, come fa Ferrari-Lunelli con i suoi vigneti o Davines e Illycaffè con l'agricoltura rigenerativa.
Ma anche il business gioca la sua parte. Il settore di appartenenza detta alcune priorità: per Brembo, nell'automotive, le normative sulle emissioni sono state un motore primario; per aziende agroalimentari come illycaffè o Ponti, l'attenzione alle risorse naturali è centrale. L'esposizione internazionale ha permesso a queste imprese di intercettare prima di altre i trend globali della sostenibilità, mentre la professionalizzazione del management, aperto anche a figure esterne alla famiglia, favorisce un approccio più strutturato all'ESG. Infine, molte vedono la sostenibilità come una leva strategica per differenziarsi, un modo per creare valore e vantaggio competitivo, come dimostra Illycaffè, per cui qualità e sostenibilità sono "due facce della stessa medaglia".
I frutti dell'impegno: benefici per la famiglia e per l'azienda
L'adozione di pratiche ESG non è solo una questione di valori o di risposta al mercato, ma porta concreti benefici, sia all'interno della famiglia sia a livello aziendale.
Per la famiglia, impegnarsi in ESG significa rafforzare la propria cultura e i propri valori, creare maggiore armonia e coesione tra i suoi membri e, aspetto cruciale, facilitare il delicato passaggio generazionale. Allineare le diverse generazioni su questi temi e rendere l'azienda più attraente per i giovani eredi (la "next-gen"), spesso già molto sensibili a queste tematiche, aiuta a garantire la continuità riducendo potenziali conflitti.
I vantaggi per l'azienda sono altrettanto evidenti. Si riscontra una maggiore efficienza operativa, grazie alla riduzione dei costi energetici, all'uso di packaging più sostenibili e a una gestione più intelligente delle risorse. La reputazione ne esce rafforzata, consolidando la fiducia di clienti e stakeholder a livello internazionale. Questo si traduce spesso in un impatto positivo sulle vendite. Ma forse uno dei benefici più interessanti è l'impulso all'innovazione: nascono nuovi prodotti, come gli aceti certificati su blockchain di Ponti; si ripensano i processi, come fa Ponti riducendo gli imballi con PET riciclato; e si esplorano nuovi modelli di business, come l'economia circolare abbracciata da Davines.
Un circolo virtuoso per il futuro
In sintesi, ne scaturisce un quadro incoraggiante: nelle imprese familiari analizzate, l'investimento in sostenibilità, mosso da un intreccio di valori familiari e strategie di business, innesca un vero e proprio circolo virtuoso. I benefici che ne derivano – efficienza, reputazione, innovazione, armonia familiare – non solo migliorano le performance attuali, ma rafforzano l'azienda e la famiglia stessa, consolidando il ruolo della sostenibilità come fattore chiave per un successo che duri nel tempo.
L’auspicio è che diffondere l’esempio di imprese familiari virtuose e lungimiranti produca un benefico “effetto contagio” per le PMI del nostro Paese.