La perdurante incertezza qualificatoria fra crediti inesistenti e crediti non spettanti
di Giacomo Monti
Il concetto di “riforma”, dal latino reformare (re- e formare, cioè “dare nuova forma”), richiama l’idea di un intervento volto a migliorare e correggere le lacune e le inefficienze del sistema previgente. In ambito normativo, una vera riforma dovrebbe mirare a garantire maggiore chiarezza, coerenza e precisione. Obiettivi che, tuttavia, sembrano essere stati fino ad ora disattesi, sotto vari profili, dalla recente riforma fiscale.
Tra i nodi irrisolti spicca, in particolare, la creazione di una rigorosa distinzione tra le fattispecie di compensazione indebita di crediti di imposta non spettanti e crediti di imposta inesistenti, obiettivo indicato dalla stessa legge delega.
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