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Tecnologia

La digitalizzazione in Italia: tra obblighi normativi e competenze mancanti

di Stefano Dovier

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Blast
nov 11, 2025
∙ A pagamento

Negli ultimi anni, l’Italia ha vissuto una profonda accelerazione verso la digitalizzazione.

L’obbligo di fatturazione elettronica, l’adozione di SPID e PEC, la conservazione digitale e i corrispettivi telematici hanno rivoluzionato la gestione amministrativa di milioni di imprese, enti pubblici e professionisti. La digitalizzazione è ormai una componente strutturale della vita economica del Paese, sostenuta dalle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dalla spinta europea alla transizione digitale.

Eppure, dietro questa modernizzazione apparente, si nasconde un problema profondo: la capacità effettiva di utilizzare in modo consapevole e strategico gli strumenti digitali rimane limitata.

La digitalizzazione imposta per legge ha accelerato l’adozione di strumenti, ma non ha garantito che cittadini, imprese e professionisti ne comprendessero pienamente le potenzialità. Il risultato è un Paese in cui la tecnologia corre più veloce delle persone.

Solo il 45,8 per cento della popolazione italiana, infatti, possiede competenze digitali di base, ben al di sotto della media europea del 55,6 per cento. Ciò significa che oltre la metà degli italiani non è in grado di gestire in autonomia un documento digitale, proteggere i propri dati o utilizzare efficacemente piattaforme e servizi online.

Questo gap di competenze si traduce in un ostacolo concreto alla competitività e alla produttività, ma anche alla partecipazione democratica e sociale.

La discrepanza tra obblighi digitali e reale capacità di applicarli non riguarda solo le imprese o gli studi professionali, ma l’intero tessuto economico e istituzionale del Paese.

La digitalizzazione, per essere davvero trasformativa, deve diventare una questione culturale oltre che tecnologica, e richiede un investimento strutturale e continuativo nelle competenze digitali.

I dati DESI 2025

Il DESI Index (Digital Economy and Society Index), lo strumento con cui la Commissione Europea misura il livello di digitalizzazione dei Paesi membri, valuta aspetti come connettività, competenze, digitalizzazione delle imprese e servizi pubblici digitali. Si tratta di una bussola essenziale per comprendere i progressi compiuti da ciascun Paese nel percorso verso la transizione digitale.

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