La conoscenza della lingua italiana come strumento di integrazione e requisito per il conseguimento della cittadinanza
di Gloria Mancini Palamoni
In una precedente occasione si è detto che il tema della lingua italiana coinvolge una molteplicità di profili. Tra questi, si pone la questione del suo rapporto con i poteri pubblici e, in particolare, con il potere amministrativo.
La conoscenza dell'italiano, ad esempio, è richiesta nei bandi di concorso come requisito d'accesso al lavoro presso le pp.aa.; sempre più spesso, poi, le istituzioni nazionali devono comunicare con cittadini e istituzioni stranieri: facendolo esclusivamente in italiano, detti rapporti divengono più complicati e, talvolta, anacronistici. Rendere la documentazione bilingue (italiano-inglese o, comunque, italiano e una delle lingue parlate dall'utenza alla quale l'atto è principalmente indirizzato) oppure mettere a disposizione del destinatario procedure di traduzione attualizzerebbe tali relazioni.
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