L' auto-pianificazione è la migliore pianificazione per gli studi professionali
di Michele D’Agnolo
C’è una convinzione diffusa in molti studi professionali: che la pianificazione debba essere decisa dal titolare o dalla direzione e poi “calata” sul personale. È un’idea naturale, quasi intuitiva: chi guida lo studio conosce le scadenze, le priorità, i clienti… quindi dovrebbe essere lui a dire chi deve fare cosa e quando farlo.
Eppure, nella realtà quotidiana, questa impostazione funziona raramente.
Anzi: molto spesso genera effetti opposti a quelli desiderati.
Lo studio diventa più rigido, le persone si sentono sotto pressione, la pianificazione non viene rispettata e la direzione si convince che “la pianificazione è impossibile”.
La verità, confermata da anni di esperienza negli studi, è un’altra: la pianificazione più efficace è quella che nasce direttamente dalle persone che fanno il lavoro, mentre la direzione svolge un ruolo di guida e monitoraggio.
Gli studi professionali non sono catene di montaggio. Il lavoro non è standardizzabile al 100 per cento, e soprattutto:



