Joint statement USA/UE sui dazi – i termini dell’accordo di “provvisoria stabilizzazione” dei rapporti commerciali del Nord Atlantico
di Ettore Sbandi
Per comprendere la portata dell’accordo tra UE ed USA sui dazi occorre partire da un dato: ossia, che un accordo, in senso tecnico, ad oggi non esiste. Le parti non hanno infatti firmato atti vincolanti e tanto meno, ad oggi, adottato tutte le decisioni necessarie a copertura di quanto è stato in qualche modo comunicato pubblicamente, limitandosi dapprima a posizionamenti di principio, ciascuna per sua parte e non esattamente coerenti tra di loro, e poi, finalmente, in forma congiunta.
È questo, infatti, il dato rilevante del joint statement del 21 agosto 2025, con cui finalmente UE e USA comunicano insieme quanto era già stato in qualche modo condiviso, precisandone i contorni e, per il vero, sciogliendo più di qualche dubbio al mercato che, tuttavia, ancora oggi si trova senza norme specifiche da poter analizzare, né tanto meno un accordo internazionale che garantisca stabilità, sicurezza e protezione.
Quello condiviso, infatti, non è un Trade Agreement ma, al momento, un “Framework Agreement”, nell’ambito del quale ci si aspetta che le parti adottino, ciascuna per quanto di interesse (per lo più, si tratta di diritto USA), i contenuti condivisi, che è bene qui esaminare con un migliore grado di dettaglio, visto che il breve documento è estremamente denso di petizioni di principio e dichiarazioni di intenti su una moltitudine rilevantissima di beni e servizi.
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