Imprenditoria non riguarda la gestione ma la creazione: è questo il presupposto dal quale derivano diverse implicazioni, tanto gestionali quanto operative, che la cultura americana incarna perfettamente.
Quali gli aspetti principali sui quali imprenditore statunitense e imprenditore italiano si differenziano?
Semplicità. Perché gli italiani hanno sempre la tendenza a rendere complicato anche ciò che è semplice? È un’abitudine che va contro ogni logica e che genera strutture macchinose e lente. In ambienti complessi e incerti la capacità di semplificare è strategica.
Anche negli Stati Uniti certamente non mancano i paradossi e le eccezioni, ma sicuramente la tendenza alla semplificazione la si può percepire a ogni livello: dal parametro dell’efficienza alla sfida della velocità, dall’ideale di libertà all’attitudine vincente, il sistema imprenditoriale trae beneficio da un approccio interno che pone il focus sulla soluzione, non il problema e un tessuto sociale esterno che guarda al risultato.
Obiettivi. Viviamo sempre più all’interno di scenari ad alta variabilità: gli obiettivi diventano la nostra bussola, lo strumento che ci orienta, ci supporta e ci valuta. Risultano però efficaci se definiti in modo adeguato. La Tecnica SMART aiuta nel costruire un sistema di obiettivi che siano specifici, misurabili, realistici, rilevanti e definiti a livello temporale.
Non è un caso che l’approccio Management by Objectives sia nato in America, un’identità supportata dall’attitudine vincente e ispirata all’efficienza, un approccio che attribuisce all’individuo il ruolo di artefice dei propri risultati, una cultura dove il successo non è il risultato della fortuna ma il prodotto di sacrificio, coraggio, disciplina, rischio, costanza.
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