Il potere d’acquisto in crisi: verso una nuova architettura salariale
di Giuseppe Mogliani
Nel cuore dell’Europa mediterranea, l’Italia affronta una sfida epocale: la progressiva erosione del potere d’acquisto delle classi medio-basse. Nonostante segnali di ripresa macroeconomica, i salari reali continuano a stagnare o a diminuire, aggravando le disuguaglianze e alimentando un senso diffuso di insicurezza economica.
Secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, l'Italia ha registrato una diminuzione dell'8,7 per cento dei salari reali dal 2008, il peggior dato tra i Paesi del G20. L'Istat conferma che, tra il 2013 e il 2023, il potere d'acquisto delle retribuzioni lorde è diminuito del 4,5 per cento, mentre in altri Paesi europei si è osservata una crescita. Questi dati evidenziano una stagnazione salariale che colpisce in particolare le classi medio-basse, già gravate da un aumento dei costi essenziali come abitazione, istruzione e sanità.
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