I virtuosismi dell’Udinese Calcio vanno oltre il risultato sportivo
di Maurizio Nadalutti
L’Udinese Calcio è da molto tempo attiva nell’ambito della sostenibilità. In questi giorni si sono conclusi i lavori del nuovo impianto fotovoltaico – installato sulla copertura dello stadio di proprietà – realizzato in collaborazione con la società friulana Bluenergy Group, che si pone nel più ampio progetto di azzeramento delle emissioni di CO2 dell’impianto sportivo.
Ma l’Udinese Calcio è già pronta a lanciare nuove sfide e a raggiungere nuovi traguardi: è stato infatti presentato il nuovo progetto “Energia in campo”, una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) che permetterà agli interessati, dalle aziende limitrofe ai sostenitori del club, di condividere e utilizzare l’eccedenza di energia prodotta dal parco solare non utilizzata per le esigenze interne della società sportiva.
Ma cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)? Si tratta di organismi costituiti con lo scopo di originare benefici ambientali, sociali ed economici a favore dei propri membri, che possono essere i cittadini, le imprese, altri enti collettivi (enti del terzo settore, società cooperative, enti religiosi, …) nonché le Autorità e le Amministrazioni locali.
Dal punto di vista giuridico, le CER sono soggetti di diritto autonomo di tipo aperto senza scopo di lucro (o, al limite, uno scopo lucrativo secondario), con finalità mutualistica e di condivisione, volti essenzialmente a produrre energia elettrica avvalendosi di tecnologie rinnovabili innovative, quali impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici o a biomassa, da distribuire ai propri membri, in modo tale da rendersi indipendenti dalla grande rete energetica. L’attività principale, ancorché non necessariamente prevalente, è dunque quella di autoproduzione di energia elettrica, ma, nel contesto delle CER, possono essere esercitate anche altre attività completamente avulse rispetto a quella primaria (attività turistiche, attività di ristorazione, attività ludiche o ricreative, ecc.).
E così che l’Udinese Calcio sfrutterà l’impianto fotovoltaico (progettato con il supporto del Politecnico di Milano) composto da 2.409 pannelli solari di ultima generazione in grado di produrre una media di circa 3.000 kWh/giorno per il funzionamento delle proprie strutture (70 per cento), mentre il resto dell’energia prodotta (30 per cento) verrà messo a disposizione della CER.
Il progetto “Energia in campo” va però anche oltre alla tutela dell’ambiente: verranno riservate particolari attenzioni anche alla sfera sociale. Infatti, è nelle intenzioni destinare le risorse che discendono dall’operatività della CER (come gli incentivi riconosciuti dal GSE) ad un progetto benefico di utilità sociale che vede al centro l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, in particolare la struttura di Neuropsichiatria Infantile, in prima linea nell’affrontare le delicate problematiche legate ai disturbi del comportamento alimentare nei minori e negli adolescenti.
L’impegno a favore della sostenibilità dell’Udinese Calcio – già firmataria del Patto per il clima alla conferenza ONU COP29 di Baku insieme a Liverpool, Atletico Madrid, Tottenham Hotspur, Real Betis, Porto e Qarabag – però non si ferma qui.
Il club friulano infatti è molto attivo anche su altri versanti, come la promozione dell’etica sportiva, essendosi dotata di un proprio codice etico, e la realizzazione del progetto “tutela dei minori e safeguarding”, portato avanti con la collaborazione del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, che si pone come obiettivo, aderendo ai principi normativi in materia di prevenzione abusi, l’impegno costante nel rafforzare la protezione dei bambini e dei ragazzi nello sport, in particolare nel calcio, ed a consolidare una mentalità sostenibile e rispettosa tra atleti, tesserati, collaboratori e tutti gli stakeholders in generale.
La società sportiva friulana ha anche una propria ONLUS, denominata “Udinese per la Vita”, attiva ormai da anni nel contesto sociale per soddisfare le esigenze delle realtà del territorio impegnate nella tutela delle fasce più deboli o nell’assistenza a bambini e adulti diversamente abili. Peraltro, i fondi ricavati dalla CER verranno impiegati anche per finanziare i progetti della ONLUS.
Senza dimenticare che, per chiudere il cerchio, da tempo l’Udinese Calcio è riconosciuta anche per la sostenibilità economica della propria gestione, avendo conti sempre in ordine.
Insomma, si possono raggiungere lusinghieri risultati sportivi anche avendo attenzione a ciò che davvero conta.