Nel labirinto del contenzioso tributario, dove le riforme si rincorrono e i termini spesso si piegano a logiche più amministrative che sostanziali, la recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 14071/2025 depositata il 27/05/2025) ci regala l’ennesimo esempio di come la giustizia fiscale sia sempre più sospesa tra forma e sostanza.
Il caso in esame ruota intorno alla revocazione di una precedente ordinanza di estinzione (della medesima Cassazione) per intervenuta definizione agevolata ai sensi della L. 197/2022. Sennonché, tanto il ricorso principale della società quanto quello incidentale dell’Amministrazione sono stati giudicati inammissibili.
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