Continua la picchiata delle nascite in Italia, arrivano i dati del primo semestre 2025 e siamo già al -7,5 per cento rispetto allo scorso anno. Vale a dire oltre 12 mila bambini in meno. L’equazione che la mente esegue all’istante è che non si fanno figli è perché non ci sono soldi (quindi lavoro). Una chiave di lettura però che appare alquanto incompleta e che quindi non chiude il discorso.
Un’indagine dell’Istituto Toniolo, osservatorio di ricerca italiana sulle nuove generazioni, mette in luce come lavoro precario, salari bassi, costo della vita, carenza di politiche familiari non sempre influiscano sulla decisione (invece assolutamente consapevole per molti) di non avere figli. Sempre più adulti scelgono deliberatamente, rivendicando tempo, autonomia e una identità “adulta” fuori dagli schemi tradizionali.
In particolare, per quanto riguarda l’indagine su una campione femminile, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, il 21 per cento dichiara apertamente di non volere figli e un altro 29 per cento si dichiara “poco interessata alla maternità”. Totale: 50 per cento.
Ma c’è di più: per quanto riguarda la differenza di genere, su un campione eterogeneo sempre di età compresa tra i 18-34 anni, le donne più degli uomini dichiarano di “non volere figli”: nel 2022 il 18 per cento delle donne dice di non volerne, contro il 12 per cento degli uomini. E a oggi tra le donne nate tra la fine degli anni ‘70 e i primi anni ‘80 (attualmente ben oltre i 40 anni dunque), il 22 per cento non ha figli e il 12 per cento si auto-identifica come childfree (dichiarando di non averli avuti per scelta).
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