La natura umana è bella e affascinante, tanto sorprendente quanto a volte pericolosamente prevedibile. Le emozioni certamente rappresentano una componente essenziale, senza la quale la nostra vita non sarebbe altro che una lista di azioni da compiere ed è proprio l’aggressività a essere una delle prime a manifestarsi nell’essere umano come meccanismo adattivo mediante il quale affermare il proprio sé.
Il contesto globale in cui viviamo ci racconta però una realtà che sembra non avere nulla a che fare con questa prospettiva psico-sociale. Il momento storico attuale ci pone infatti di fronte continui scenari conflittuali che, in forme e modalità differenti, ci ricordano quanto purtroppo la natura umana sia anche instabile e imprevedibile. Dinamiche geopolitiche si insinuano sempre più all’interno della nostra quotidianità, con conseguenze inattese e difficili da comprendere.
Il paradosso è che la radice della matrice conflittuale ci ricorda che si tratta in realtà di un meccanismo non solo fisiologico, quale momento di confronto fra due diversità, bensì fondamentale per lo sviluppo delle relazioni umane, alla base di un qualunque sistema. L’obiettivo infatti non è quello di eliminare la componente conflittuale, quanto quello di farne una risorsa prima che si traduca in ostacolo.



