Francesca Moriani (Var Group): “Intelligenza Artificiale? Vero game changer, modifica flussi informativi e ruoli”

di Francesco Carrubba

Francesca Moriani, Microsoft Power Women Award 2024, dal 2014 guida Var Group, realtà nata nei primi anni 70 a Empoli come impresa per la digitalizzazione ante litteram. La CEO del Gruppo, presente oggi in 15 Paesi del mondo oltre all’Italia, quest’anno ha pubblicato il libro “Braveship. Il coraggio di innovare: perché intraprendere un viaggio verso la leadership diffusa” in cui propone un nuovo modello di gestione aziendale interna.

Questo e altri temi sono stati discussi il 23 e 24 ottobre, al Palacongressi di Rimini, nell’ambito di “Z!ng”, l’evento annuale di Var Group che, attraverso la testimonianza di speaker internazionali, riflette su come trasformare le imprese integrando le diverse “intelligenze” a disposizione. Abbiamo intervistato la CEO.

Come si è evoluto il concetto di “digitalizzazione” dagli anni 70 ad ora?

Oggi la parola d’ordine è integrare. Siamo immersi nella tecnologia che utilizziamo per tutto, quotidianamente. La usano le persone, le aziende, gli Stati. Per comunicare, per analizzare, per evolvere. Un tempo le discipline che compongono il nostro ecosistema tecnologico vivevano separate, ognuna chiusa nel proprio linguaggio, e parlare di integrazione era un atto di visione più che di metodo.

Oggi quel principio è universalmente riconosciuto: l’idea che il sapere debba essere unitario, che le scienze si parlino e si contaminino, è ormai una necessità per affrontare la complessità del nostro tempo. Ma negli anni 70-80 le cose erano molto diverse. Sebbene all’epoca fossi solo una bambina, ho visto cambiare questo approccio, anche grazie al ruolo e al lavoro di mio padre.