Investire in formazione significa costruire l’opportunità di creare il proprio futuro: cosa ci può essere di più bello? Formazione è sinonimo di progetto, speranza, progresso, libertà e, in una società che ha sempre più bisogno di ritrovare la sua autenticità, diventa uno degli strumenti più potenti che abbiamo per poter plasmare il nostro domani.
Proprio per il fatto che si tratta di una risorsa alla quale abbiamo sempre più facile accesso, rischiamo tuttavia di sottovalutarla o darla per scontata: perché perdere intenzionalmente l’occasione per migliorare la qualità della nostra vita e costruire ambienti più sani?
Partiamo da un presupposto: competenze tecniche e trasversali sono tra loro in un rapporto di complementarietà dove le seconde definiscono la qualità delle prime.
Oggi più che mai tutti possono accedere sempre più facilmente a skills tecniche ma la loro acquisizione non implica la capacità di saperle impiegare in modo efficace: educazione e pratica costante sono necessarie.
In un mondo dominato da risorse e strumenti di ogni tipo, quello che fa la differenza non è più ciò che si fa, ma come lo si fa: la modalità con la quale svolgiamo un’attività o trasmettiamo un messaggio ci rende unici e, proprio per questo, rappresenta la nostra forza, il fondamento del nostro vantaggio competitivo.
Percorsi di studio finalizzati a formare ruoli direttivi e gestionali, senza nozioni di comunicazione, problem solving, change management, empatia, gestione dello stress, pensiero critico, etica, sono solo uno dei tanti paradossi sui quali si fonda il nostro sistema educativo che diviene sempre più autoreferenziale e che non può che costruire un mondo del lavoro dove il titolo tende a prevalere sul ruolo.
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