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Fisco

Fisco e intelligenza artificiale: se l'algoritmo ha le allucinazioni

di Andrea Gaeta e Lorenzo Romano

dic 17, 2025
∙ A pagamento

C’era una volta il funzionario del Fisco. Quello con gli occhiali spessi, la scrivania sommersa dai fascicoli e la penna rossa pronta a scovare l’errore.. Era temuto, certo, ma era umano: se sbagliava, potevi guardarlo negli occhi e chiedergli conto di ciò che aveva scritto. Oggi, quel funzionario rischia di essere sostituito da un “cervello di silicio” che, secondo l’Uncat, è stato vittima di qualche abbaglio.

In particolare, l’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi ha lanciato l’allarme sulla notifica di atti di accertamento “allucinati” (nel linguaggio tecnico dell’intelligenza artificiale, le hallucinations avvengono quando un modello linguistico genera informazioni false ma estremamente verosimili). In questo caso, in particolare, i tributaristi segnalano che nelle motivazioni di alcuni atti di accertamento sarebbero state citate sentenze della Cassazione inesistenti e circolari dell’Agenzia mai scritte.

L’Agenzia delle Entrate è tuttavia intervenuta tempestivamente sulla questione con un secco comunicato ufficiale, volto a ridimensionare il caso. Secondo l’Amministrazione, si tratterebbe al momento di un unico atto di accertamento e l’associazione non avrebbe ancora fornito elementi sufficienti per riscontri immediati. Tuttavia, l’Agenzia rende noto di avere avviato un approfondimento presso tutte le strutture territoriali per verificare il rispetto della propria policy interna sull’intelligenza artificiale generativa, emanata lo scorso 23 ottobre.

La nota dell’Agenzia è perentoria nel ricordare ai propri funzionari che i sistemi di intelligenza artificiale di tipo generativo non devono mai essere impiegati per la produzione diretta di atti amministrativi, accertamenti o atti processuali. L’uso della tecnologia deve essere finalizzato esclusivamente al “miglioramento della qualità dei servizi”, come previsto dalla legge 132/2025, e non può in alcun modo sostituire il rigore e la responsabilità del funzionario. L’Agenzia ha inoltre annunciato che, qualora fossero riscontrate violazioni di queste direttive, verranno adottate azioni disciplinari verso i responsabili, anche se dovesse trattarsi di un singolo atto.

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