Forse gli artisti ed i letterati potrebbero ipotizzare una quasi assoluta assenza di coinvolgimento del termine in ambiti prettamente tecnici oppure di professioni inerenti al diritto o all’economia.
Eppure, credo che gli stessi professionisti del settore sarebbero altrettanto certi nell’affermare che, di “fantasia”, spesso ce ne vuole veramente tanta, sia per imbastire cause civili e penali - districandosi fra i rami della nostra complessa legislazione - che per rispondere, o eventualmente opporsi, alle più “fantasiose” richieste dell’Agenzia delle Entrate a cui spesso risulta difficile, o addirittura impossibile, trovare una soluzione ottimale e che consenta la miglior difesa del cliente.
In questi specifici settori, quando nemmeno la “fantasia” sembrerebbe sufficiente, il tutto potrebbe risultare alquanto frustrante.
Ma, tralasciando la “fantasia” della famigerata Agenzia, da dove proviene questa qualità così meravigliosamente umana?
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