European Accessibility Act: nuove regole per l’accessibilità digitale
di Stefano Dovier
Il 28 giugno 2025 ha rappresentato una data spartiacque per il tema dell’accessibilità digitale in Europa. Da quel momento è infatti pienamente in vigore la Direttiva UE 2019/882, nota come European Accessibility Act (EAA), recepita in Italia con il D.Lgs 82/2022.
L’obiettivo della normativa è duplice: tutelare i diritti delle persone con disabilità e favorire un mercato unico dei prodotti e servizi digitali accessibili, eliminando le disomogeneità regolatorie tra i diversi Stati membri.
In questo contesto, l'accessibilità digitale assume un ruolo centrale nei processi di digitalizzazione di imprese e pubbliche amministrazioni. Diventa quindi importante che anche i commercialisti acquisiscano familiarità con queste novità normative, così da informare e sensibilizzare adeguatamente le imprese clienti sugli obblighi e sulle opportunità che ne derivano.
Ambito di applicazione: chi è coinvolto e cosa rientra nella normativa
L’EAA amplia significativamente il perimetro dei soggetti obbligati rispetto alla precedente disciplina italiana (Legge 4/2004 – “Legge Stanca”), che era focalizzata quasi esclusivamente sul settore pubblico. Dal 28 giugno 2025, infatti, gli obblighi di accessibilità si estendono a una vasta platea di operatori economici privati, tra cui:
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