Domicilio digitale: facciamo il punto della situazione in attesa del 30 giugno
di Stefano Dovier
La prossima scadenza del 30 giugno segna un passaggio cruciale per tutte le società italiane, con impatti concreti sull’operatività degli organi amministrativi. Entro tale data, infatti, ogni amministratore in carica dovrà obbligatoriamente comunicare il proprio domicilio digitale personale al Registro delle Imprese, pena l’applicazione di sanzioni e il rischio di blocco delle pratiche societarie.
Questo adempimento, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 e chiarito dalla Nota del MIMIT del 12 marzo 2025, rappresenta una delle principali novità nel quadro della trasformazione digitale delineato dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD, D.Lgs. 82/2005).
Oltre ad adempiere correttamente all’obbligo, è essenziale comprendere come questa innovazione si inserisca in un contesto più ampio di digitalizzazione delle comunicazioni legali. Approfondiamo quindi lo stato dell’arte del domicilio digitale, gli obblighi già vigenti per imprese e cittadini, e le istruzioni operative per affrontare al meglio questa scadenza.
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