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Dividendi extracomunitari black o white al nodo delle perdite fiscali pregresse
Fisco

Dividendi extracomunitari black o white al nodo delle perdite fiscali pregresse

di Ennio Vial

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Blast
lug 28, 2025
∙ A pagamento

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Dividendi extracomunitari black o white al nodo delle perdite fiscali pregresse
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La detenzione di partecipazioni extracomunitarie da parte di un socio residente in Italia è fonte di criticità di varia natura in quanto si deve valutare se la partecipazione deve intendersi come paradisiaca o come soggetta a tassazione ordinaria. E’ opportuno svolgere la nostra analisi sulla scorta di un esempio concreto. Si ipotizzi il caso di Tizio, socio di controllo di Alfa, società extra-UE, che percepisce nell’anno 2024 dividendi maturati nel 2022 per 1.000.

Ci chiediamo se la tassazione debba avvenire con IRPEF progressiva come è il caso del dividendo paradisiaco o con imposta sostitutiva del 26 per cento. Invero non è scontato che la tassazione progressiva risulti sempre più sconveniente di quella sostitutiva in quanto, volendo accettare – non fosse altro che per motivi prudenziali – l’approccio degli Uffici volto a negare la scomputabilità delle imposte subite all’estero in presenza di un’imposta sostitutiva, in ipotesi di un prelievo nel Paese della fonte del 15 per cento, la tassazione sostitutiva si attesterebbe sul 41 per cento. Tutto sommato la tassazione progressiva IRPEF potrebbe tradursi in un prelievo più mite, potendo il contribuente beneficiare della detraibilità di eventuali oneri e ben potrebbe essere assoggettato ad un’aliquota, comunque, inferiore a quella marginale.

Ad ogni buon conto, in caso di dividendo paradisiaco dovremo compilare il rigo RL1, mentre in caso di dividendo white, lo stesso andrà dichiarato nel rigo RM31.

La possibilità di evitare la tassazione progressiva IRPEF dipenderà dal superamento del test, applicato appunto al 2022 (anno di maturazione dell’utile), per cui il livello di tassazione effettivo estero, o ETR, non deve essere inferiore alla metà di quello virtuale italiano, o VTR.

L’esimente prevista dal comma 2 lett. b) dell’articolo 47 bis che incardinerebbe i dividendi nell’alveo della tassazione white è spesso una mera utopia. Ciò in quanto il contribuente dovrebbe assolvere il non facile compito di dimostrare che dalle partecipazioni non è conseguito l'effetto di localizzare i redditi in Stati o territori a regime fiscale privilegiato.

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