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Detrazione per investimenti in PMI innovative: l’Agenzia premia la sostanza sulla forma
Fisco

Detrazione per investimenti in PMI innovative: l’Agenzia premia la sostanza sulla forma

di Simona Baseggio e Barbara Marini

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Blast
lug 17, 2025
∙ A pagamento
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Detrazione per investimenti in PMI innovative: l’Agenzia premia la sostanza sulla forma
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Nel complesso e stratificato sistema delle agevolazioni fiscali a sostegno dell’innovazione imprenditoriale, pare opportuno dare evidenza all’interpello 184 del 2025, reso dalla Divisione Contribuenti dell’Agenzia delle Entrate, perché si colloca come un importante contributo interpretativo in materia di investimenti indiretti in start-up e PMI innovative attraverso fondi chiusi di private equity.

L’occasione è offerta da un quesito avanzato da un contribuente che ha sottoscritto, nel corso del 2024, quote di un fondo di investimento alternativo (FIA) di diritto italiano, gestito da una S.p.A., destinato a operare nel settore del private equity secondo lo schema canonico di acquisizione, valorizzazione e dismissione di partecipazioni societarie.

La questione oggetto di approfondimento verte sulla possibilità di fruire della detrazione IRPEF del 30 per cento prevista per chi investe – direttamente o indirettamente – in start-up o PMI innovative, ai sensi dell’articolo 29 del Dl 179/2012 e dell’articolo 4, comma 9, del Dl 3/2015. Il nodo interpretativo risiede nel fatto che, pur essendo l’investimento in quote del fondo avvenuto nel 2024, il regolamento del FIA prevede che il vincolo di destinare almeno il 70 per cento degli attivi a partecipazioni qualificate possa essere soddisfatto solo entro due anni dalla chiusura del periodo di sottoscrizione, previsto per il 9 ottobre 2025. Di conseguenza, l’effettiva composizione “qualificata” del portafoglio potrebbe concretizzarsi solo nel 2027.

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