Cresce l’impiego dell’AI generativa nelle PMI. Ma è ancora forte il divario con le grandi aziende
di Pierpaolo Molinengo
L’intelligenza artificiale, in Italia come nel resto del mondo, è al centro della trasformazione digitale. Stando a quanto si apprende da un recente rapporto Istat sull’Ict, l’adozione dell’IA risulta essere in crescita, anche se ci sono ancora ampie opportunità di sviluppo, soprattutto se si guardano le piccole e le medie imprese.
Continua a crescere l’adozione dell’intelligenza artificiale
Soffermandosi ad analizzare le aziende con almeno 10 dipendenti, nel 2024 l'8,2 per cento ha utilizzato delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale, registrando un aumento del 5 per cento rispetto al 2023. L’IA, indubbiamente, cresce ma il nostro Paese continua a rimanere ancora indietro rispetto a quanto registrato in ambito UE, dove la crescita si è attestata intorno al 13,5 per cento, percentuale che porta a supporre che il potenziale di crescita possa essere notevole.
Una delle tecnologie più utilizzate, indubbiamente, è costituita dall’IA generativa per il linguaggio scritto o parlato. Almeno il 45,3 per cento delle aziende che utilizzano l'intelligenza artificiale sfrutta questa tecnologia: rispetto al 2023 è stato registrato un aumento a tre cifre: +163,5 per cento. A rendere particolarmente interessante l’IA generativa è il suo potenziale nell’automazione dei processi, il miglioramento della comunicazione e la possibilità di personalizzare i contenuti.
A confermare le prospettive di crescita dell’intelligenza artificiale ci ha pensato anche EY Work Reimagined Survey 2024, che ha sottolineato come nel mondo del lavoro stia crescendo in modo significativo l’adozione dell’IA generativa: siamo passati, infatti dal 22 per cento dei lavoratori del 2023 che hanno registrato un importante miglioramento circa la propria produttività, al 75 per cento del 2024 (i dati sono a livello mondiale, non solo italiano).
Per quanto riguarda il nostro Paese, secondo EY Work Reimagined Survey 2024, l’adozione dell’IA generativa ha raggiunto il 79 per cento, in una forbice che va dal 100 per cento in settori come i servizi professionali e le scienze della vita al 34 per cento del settore dei media.
“Il rapido e significativo aumento dell'adozione della IA nel business, sta ridefinendo il lavoro a livello globale - spiega Andrea D'Acunto, EY People Advisory Services Leader -. I risultati della EY Work Reimagined Survey dimostrano che, ove integrata correttamente nei processi di lavoro, l’IA aumenta la produttività senza diminuire il lavoro umano, migliorando al contempo il livello di benessere e di soddisfazione percepiti e limitando il turnover”.
Almeno un terzo dei dipendenti intervistati a livello globale ha sostanzialmente registrato dei punteggi positivi in relazione all’impatto dell’uso dell’IA generativa sulla produttività, che nel 37 per cento dei casi risulta essere migliorata e sulla capacità di concentrazione per i lavori che richiedono un elevato livello di specializzazione (36 per cento).
Nel 27,6 per cento dei casi i lavoratori italiani hanno sottolineato un impatto positivo sull’aumento della produttività grazie all'impiego dell’intelligenza artificiale. Il 25 per cento, invece, ha messo in evidenza un miglioramento nella capacità di concentrazione per i lavori di specializzazione.
La survey EY ha messo in evidenza che “l’adozione dell’IA è correlata con gli investimenti su formazione e sviluppo delle competenze. A questo proposito, il 58 per cento dei lavoratori che utilizzano l’IA afferma che i programmi di sviluppo e formazione della propria organizzazione sono sopra la media o eccellenti, a dimostrazione che le aziende stanno investendo per consolidare le competenze su questa tecnologia così da massimizzare i benefici che ne derivano.”
Il divario con le grandi imprese
Tornando ai dati messi in evidenza dal rapporto Istat, si scopre comunque che nell’adozione dell’intelligenza artificiale c’è un divario tra le grandi aziende e le Pmi: il 32,5 per cento delle prime (quelle con oltre 250 dipendenti) hanno adottato l’IA, contro un 7,7 per cento delle seconde.
Un divario di 25 punti percentuali che mette in evidenza le differenze che ci sono tra le risorse e le priorità strategiche, con le grandi aziende che investono maggiormente in tecnologia digitale in modo da riuscire a migliorare la propria competitività.
In Italia le aziende stanno utilizzando l’intelligenza artificiale in diversi settori. I principali sono:
● marketing vendite: gli strumenti IA sono stati adottati dal 35,7 per cento delle aziende a supporto delle vendite e per ottimizzare le campagne di marketing;
● processi amministrativi: in questo settore l’intelligenza artificiale viene impiegata dal 28,2 per cento delle aziende;
● ricerca e sviluppo: il 24,6 per cento delle aziende sfrutta l’intelligenza artificiale per stimolare l’innovazione.