Blast - Quotidiano di diritto economia fisco e tecnologia

Blast - Quotidiano di diritto economia fisco e tecnologia

Share this post

Blast - Quotidiano di diritto economia fisco e tecnologia
Blast - Quotidiano di diritto economia fisco e tecnologia
Credito d’Imposta: il MIMIT si fa braccio oberato e (dis)armato dell’Agenzia delle Entrate
Fisco

Credito d’Imposta: il MIMIT si fa braccio oberato e (dis)armato dell’Agenzia delle Entrate

di Francesco Rizzo

Avatar di Blast
Blast
ago 01, 2025
∙ A pagamento
4

Share this post

Blast - Quotidiano di diritto economia fisco e tecnologia
Blast - Quotidiano di diritto economia fisco e tecnologia
Credito d’Imposta: il MIMIT si fa braccio oberato e (dis)armato dell’Agenzia delle Entrate
Condividi

Il Decreto direttoriale del 22 luglio 2025, emanato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), nasce con l'intento dichiarato di rafforzare il coordinamento tra lo stesso Ministero e l'Agenzia delle Entrate, attraverso un meccanismo strutturato di scambio di comunicazioni, informazioni e segnalazioni. Una misura, in teoria, volta a consolidare i controlli e garantire la correttezza nell'applicazione delle agevolazioni fiscali, in particolare quelle legate al credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo. In pratica, però, il decreto rischia di produrre effetti esattamente opposti rispetto alle finalità annunciate, minando alla radice il valore stesso della certificazione prevista dal legislatore.

Il cuore del problema sta proprio nel rapporto tra l'attività di certificazione e il nuovo assetto di vigilanza. La legge aveva istituito la figura del certificatore indipendente come strumento di garanzia ex ante per le imprese, fornendo loro un perimetro di certezza nell'accesso alle agevolazioni. La certificazione, nei fatti, avrebbe dovuto rappresentare una sorta di bollino di conformità che mettesse al riparo da contestazioni future. Tuttavia, il decreto del 22 luglio chiarisce le modalità di funzionamento di un meccanismo – già previsto nei precedenti atti del Ministero ma qui più chiaramente delineato nell’operatività concreta – che di fatto consente all'Agenzia delle Entrate di inviare al MIMIT segnalazioni o richieste di approfondimento sulle certificazioni per cui non è ancora decorso il termine perentorio dei 90 giorni previsto per l'efficacia della certificazione stessa.

Questo margine d'azione, apparentemente tecnico, si traduce in una sostanziale svuotamento dell'efficacia della certificazione. Se l'Agenzia può, in ogni caso ed in qualsiasi momento (avendo costante accesso al canale informativo e dunque anche alle certificazioni presentate ma non ancora definitivamente valide), attivare un canale diretto con il MIMIT per acquisire informazioni sulle richieste di certificazione e quindi sollevare dubbi, allora viene meno proprio quel valore di certezza che la certificazione dovrebbe garantire.

Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni

Iscriviti a Blast - Quotidiano di diritto economia fisco e tecnologia per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.

Già abbonato a pagamento? Accedi
© 2025 Maggioli
Privacy ∙ Condizioni ∙ Notifica di raccolta
Inizia a scrivere.Scarica l'app
Substack è la casa della grande cultura

Condividi