Cattivi pensieri (ma non sempre) – La solitudine del concordato preventivo biennale
di Dario Deotto
A fine mese scade il termine per aderire al concordato preventivo 2025/26; però, pare che l’istituto non alberghi nei pensieri di alcuno (tranne di coloro che, temendo la scoperta di qualche peccatuccio del passato, ne stanno ponderando l’adesione nell’ottica del ravvedimento c.d. speciale: il che è un paradosso nella logica del più volte sbandierato “cambio di paradigma”, da ex post a ex ante).
Nessuna richiesta di proroga, nessuna circolare – nemmeno annunciata – nessuna richiesta di chiarimenti.
Nulla di tutto questo.
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